Non ce l’ha fatta Angela Marello, l’ex professoressa 82enne di Marcianise che fu investita da una bici dopo la messa, lo scorso settembre. Troppo gravi le ferite riportate, e i medici dell’ospedale civile di Caserta hanno fatto di tutto per tentare di salvarle la vita. Ma i parenti della donna vogliono vederci chiaro e hanno allertato la Procura di Santa Maria Capua Vetere ad effettuare nuovi accertamenti.
Prof morta a Marcianise, la famiglia chiede ulteriori indagini
A seguito della triste dipartita della stimata professionista i familiari, attraverso l’avvocato Pasquale Acconcia, hanno sollecitato la Procura di Santa Maria Capua circa la necessità di effettuare nuovi accertamenti sul corpo di Angela. Secondo la ricostruzione della Procura di Santa Maria Capua Vetere l’82enne sarebbe stata investita da una bicicletta in via De Felice a Marcianise. Fu trovata da alcuni passanti, riversa sul selciato con una vistosa ferita alla testa e apparentemente priva di sensi. Trasportata presso l’ospedale civile di Caserta, le fu riscontrato un grave trauma cranico e fu ricoverata in prognosi riservata presso il reparto di neurochirurgia in stato soporoso, non in coma. Nell’ultimo mese i medici hanno provato a salvarle la vita, ma non c’è stato nulla da fare.
L’ipotesi della rapina finita male
Dopo due giorni dall’incidente fu identificato l’uomo alla guida della bici che quella sera, a causa della scarsa luminosità e procedendo a velocità sostenuta, non riuscì ad evitare l’impatto con la donna. È stata questa la versione resa dall’indagato (per il quale ora l’accusa potrebbe cambiare in omicidio colposo) in sede di interrogatorio di garanzia, assistito dall’avvocato Nicola Musone.
Impaurito quindi per l’accaduto e non rendendosi conto della gravità della situazione, lasciò il luogo del sinistro ed Angela in strada, ferita al buio. I familiari di Angela Marello non hanno mai creduto all’ipotesi dell’investimento ed hanno sempre sostenuto che si fosse trattato di uno scippo finito male. Ad avvalorare la tesi dei congiunti della vittima, un testimone oculare che avrebbe assistito all’aggressione della donna. Alla luce dei nuovi elementi e del decesso dell’82enne la Procura sammaritana ha accolto l’istanza del legale dei familiari disponendo la nomina di un consulente tecnico per l’esecuzione di nuovi esami e rilievi. La salma infatti è stata sequestrata, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

