Un successo straordinario che ha visto in pochi giorni superare in italia le 500mila adesioni online e ai banchetti in strada, portando la Regione Campania al primo posto per la raccolta delle firme per il Referendum abrogativo.
“Questo meraviglioso movimento di partecipazione è un segnale importantissimo contro la famigerata riforma spacca l’italia.
“Ora occorre essere ancora piu compatti per fermare questo delitto contro l’Italia.” – A dirlo l’On.Sergio Costa del M5S, Vicepresidente della Camera dei Deputati. “NOI possiamo decidere se far cambiare in meglio o in peggio la nostra quotidianità. Senza colori politici, senza appartenenze se non quello di un Paese equo, giusto e che non lascia nessuno indietro”.
Sul punto è intervenuto anche il comitato promotore del referendum, guidato da Giovanni Maria Flick, ex guardasigilli e Presidente emerito della Corte Costituzionale, che ha annunciato che non si fermerà ai 500 mila contrassegni, ma punta a continuare la campagna per mantenere alta l’attenzione e ampliare la partecipazione, mirando a un milione di firme.
L’iter referendario.
Il percorso per un referendum abrogativo in Italia, come quello contro l’autonomia differenziata, è articolato e prevede diverse fasi. Inizia con la raccolta di almeno 500 mila firme di cittadini italiani aventi diritto al voto, che devono essere raccolte entro tre mesi dall’inizio della campagna referendaria. Queste firme vengono poi verificate dalla Corte di Cassazione. Se il quesito è ritenuto ammissibile dalla Corte Costituzionale, che verifica che non riguardi materie escluse dal referendum come, per esempio, leggi tributarie o di bilancio. Poi, il presidente della Repubblica dovrà fissare la data della consultazione, che deve avvenire in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno. Prima del voto, si svolge una campagna informativa. Il referendum è valido se partecipa al voto la maggioranza degli aventi diritto, e la proposta viene approvata se ottiene la maggioranza dei voti validamente espressi. In caso di esito positivo, la legge o parte di essa viene abrogata.


