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La difficile iinfanzia in Campania, servizi per i più piccoli di pessima qualità

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Essere bambini in Campania è spesso più complicato che in altre regioni d’Italia. A confermarlo è l’Indice regionale sul maltrattamento e la cura all’infanzia in Italia, presentato ieri a Napoli presso la Biblioteca comunale di Secondigliano Guido Dorso, un dossier redatto dalla Fondazione Cesvi che traccia un quadro delle luci e ombre nell’assistenza e tutela all’infanzia.

Campania, un territorio a rischio ma con segni di miglioramento

Secondo il report, la Campania si colloca tra le regioni italiane più esposte a rischi di maltrattamento minorile, posizionandosi agli ultimi posti insieme a Sicilia e Puglia.

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Secondo il Comune di Napoli, il 39% dei minori assistiti dai servizi sociali ha subito maltrattamenti, spesso tra le mura domestiche. In risposta a questa situazione allarmante, Fondazione Cesvi opera a Napoli dal 2017, principalmente nel quartiere San Pietro a Patierno, con la struttura “Casa del Sorriso“. Questo spazio multifunzionale, gestito in collaborazione con la Cooperativa Sociale Il Grillo Parlante, accoglie bambini e famiglie vulnerabili, molti dei quali provengono da contesti caratterizzati da disoccupazione, gravidanze precoci e dispersione scolastica. Qui vengono offerti supporto psicologico, orientamento, sostegno alla genitorialità e laboratori artistici, sportivi e psicomotori.

Nel primo semestre dell’anno, Casa del Sorriso ha accolto circa 400 persone, tra cui numerosi giovani e genitori, offrendo loro uno spazio sicuro dove ritrovare fiducia e sostegno.

Un’altra area dove la regione risulta invece carente è quella dei servizi per la prima infanzia: si colloca solo al 20° posto per disponibilità di asili nido e scuole d’infanzia. Tuttavia, a livello pediatrico, la Campania ottiene un risultato incoraggiante con l’11° posto per numero di pediatri di libera scelta, avvicinandosi alla media nazionale.

Il potenziale di un modello integrato per l’infanzia

Abbiamo rilevato con la pandemia un aumento dei fattori di rischio, ma allo stesso tempo alcuni miglioramenti nei servizi che fanno della Campania una regione con potenziale elevato nella lotta al maltrattamento minorile“, ha dichiarato Stefano Piziali, direttore generale della Fondazione Cesvi. Per affrontare queste sfide, la collaborazione con le istituzioni locali è fondamentale per creare strategie che rispondano ai bisogni delle famiglie, favorendo una migliore conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita.

Maura Striano, assessora all’Istruzione e alle Famiglie del Comune di Napoli, ha sottolineato l’importanza di strutture come asili e scuole d’infanzia, non solo per rispondere alla crescente domanda delle famiglie ma per creare un ecosistema a misura di bambino. Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Comune sta investendo per ampliare e modernizzare i servizi all’infanzia, un segnale concreto di un cambiamento in corso.

Nonostante la situazione complessa, gli investimenti in servizi integrati e in progetti, dimostrano l’impegno del territorio verso un modello di tutela dell’infanzia che guarda al benessere di minori e famiglie, nella speranza di una Campania sempre più attenta e solidale.

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