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Nella relazione finanziaria pubblicata dal club bianconero vengono presentati tutti i possibili scenari, anche i più estremi, sul futuro della Juve. Come riporta la Gazzetta dello Sport stamattina in edicola, la Juve, tra i rischi potenziali legati alle controversie, è esposta alla possibilità di “sanzioni, esclusione o limitazione all’accesso alle competizioni sportive” dell’Uefa, “in ragione degli sviluppi del contenzioso relativo” alla Superlega e “nei casi più gravi, di non essere in grado di partecipare alle competizioni nazionali e/o europee” in caso di mancato rispetto del Financial Fair Play e delle licenze Uefa.
È un’indicazione presente nella relazione finanziaria al 30 giugno 2022. La società “rimane esposta a potenziali impatti negativi sulla reputazione nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’emittente e del gruppo”. Un apposito paragrafo è dedicato ai “rischi connessi all’ordinamento sportivo e al mancato rispetto dei parametri di Financial Sustainability Uefa e degli indici stabiliti dalla Figc”.
La Juve spiega che “la violazione o futuri eventuali cambiamenti di norme di legge, dei regolamenti della Lega Serie A, della Figc, della Uefa, della Fifa o di altri regolamenti possono incidere negativamente sull’attività della società, sulle performance della prima squadra e sui risultati economici del gruppo”.
La relazione finanziaria, come sempre in questo tipo di documento, riporta i rischi potenziali per informare il mercato. La società indica comunque che “la Juventus resta convinta, anche tenuto conto degli approfondimenti di natura legale e contabile svolti dalla società sulla base di pareri rilasciati da esperti indipendenti, di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità agli applicabili principi contabili e relativi criteri di applicazione e in linea con la prassi internazionale della football industry. Nonostante ciò – nel capitolo dedicato ai rischi dalle controversie in corso – la società “rimane esposta a potenziali impatti negativi, anche significativi, sulla reputazione nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’emittente e del gruppo”. Un apposito paragrafo è dedicato ai “rischi connessi all’ordinamento sportivo e al mancato rispetto dei parametri di Financial Sustainability Uefa e degli indici stabiliti dalla Figc”.
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