La storica gioielleria Brinkmann compie oggi 125 anni. Situata in piazza Municipio, in una delle piazze principali del centro storico di Napoli, ha da sempre rappresentato una roccaforte dell’antico artigianato, della sapienza e della creatività partenopee. Ed è questa la ragione fondamentale che ha spinto il Comune a tributare un riconoscimento ufficiale alla gioielleria, in occasione del suo 125° anniversario dalla sua fondazione.
L’omaggio dell’assessora al Turismo e alle Attività Produttive Teresa Armato
Ad omaggiare questa gioielleria era presente, in rappresentanza del sindaco Gaetano Manfredi, Teresa Armato, assessora al Turismo e alle Attività Produttive, che ha consegnato ai vertici dell’attività una targa. “Festeggiare 125 anni di attività della gioielleria Brinkmann significa raccontare la storia di un uomo e di una famiglia che hanno avuto il coraggio di scegliere Napoli per investire, credere e costruire qualcosa che durasse nel tempo. Celebriamo anche il valore di chi, come la famiglia Brinkmann, ha scommesso sulla bellezza, sull’artigianato e sulla fiducia. È anche grazie a storie come questa se Napoli continua a brillare“, ha affermato l’assessora, in segno di gratitudine e di ammirazione.
La storia di Theo Brinkmann: dagli studi in Germania all’amata Napoli
All’inizio del secolo scorso Theo Brinkmann, dopo gli studi compiuti in Germania, partì alla scoperta del mondo. Ma, al termine dei suoi viaggi, decise di stabilirsi definitivamente a Napoli, rapito dal fascino e dalla bellezza della città. E nel 1900, proprio in coincidenza con il Giovedì Santo, alzò la saracinesca del suo punto vendita in via Toledo – la prima sede dell’azienda – inaugurando la sua attività di mastro orologiaio. Iniziò a riscuotere un grande successo sin da subito: il primo cliente di Brinkmann fu il proprietario del caffè Gambrinus, che acquistò un elegante orologio da taschino.
Successivamente arrivano le due guerre mondiali, che costrinsero Theo prima a chiudere il negozio e ad allontanarsi da Napoli, fuggendo in Germania. Ma alla fine, dopo una serie di rocamboleschi eventi, fece ritorno nella sua amata Napoli nel 1953, ottenendo il permesso di aprire un nuovo punto vendita in piazza Municipio – inaugurato sempre in occasione del Giovedì Santo – dove tutt’ora sorge il brand.