La tragedia, Giulia uccisa dalla meningite a 6 anni. Il papà: «Mia figlia morta in 4 ore»
Uccisa dalla meningite in 4 ore. La piccola Giulia è morta a 6 anni, dopo aver contratto la meningite di tipo C. La bambina, come racconta il padre a Stasera Italia, non ha potuto presentarsi all’appuntamento prefissato perché aveva un po’ di febbre e così la famiglia ha aspettato, come tanti altri genitori, un’altra data.
«Abbiamo giocato al parco come tutti i giorni, la mattina si è svegliata con un po’ di febbre», racconta con le lacrime agli occhi. Poi nel pomeriggio Giulia si è svegliata ma aveva qualcosa che non convinceva i suoi genitori: «Mal di testa, le facevano male le gambe, siamo corsi in ospedale e in quattro ore ce l’ha portata via».
Il dubbio che quel vaccino non fatto potesse salvarle la vita rimane. “Magari avrebbe avuto delle conseguenze, come dicono i medici: il vaccino non garantisce ma avrebbe aiutato”.
Infine l’uomo lancia un ultimo appello disperato al ministro Salvini: “Non deve decidere il genitore, i vaccini devono essere obbligatori”.
Info
Viene definita meningite una malattia del sistema nervoso centrale, generalmente di origine infettiva, caratterizzata dall’infiammazione delle meningi. Le membrane protettive che ricoprono l’encefalo e il midollo spinale. E’ la più frequente sindrome infettiva del sistema nervoso centrale. Qualora l’infiammazione coinvolga anche il parenchima cerebrale, si definisce meningoencefalite.
Può essere causata da batteri, virus o altri microrganismi, e meno frequentemente riconosce un’eziologia neoplastica, autoimmune o iatrogena (da farmaci). Può essere altresì classificata a seconda del suo andamento in acuta, subacuta o cronica. Le varie forme riconoscono cause in genere differenti.
La gravità di una meningite è molto variabile. Da forme asintomatiche o subcliniche. Per esempio nel contesto di malattie sistemiche, a episodi fulminanti, che mettono a rischio immediatamente la vita. E si configurano come emergenze mediche.
Il quadro clinico di una meningite acuta
si fonda sulla classica triade costituita da febbre, cefalea e rigidità nucale. A questi sintomi si aggiungono, con diversa frequenza, contratture muscolari, vomito a getto, alterazioni dello stato di coscienza. Incapacità di tollerare la luce (fotofobia) e i rumori (fonofobia), convulsioni.
La sintomatologia varia in base all’agente causale, alla velocità di insorgenza e allo stato del paziente. A volte, nei bambini piccoli possono essere presenti solo alcuni sintomi aspecifici, come irritabilità e sonnolenza.
La diagnosi di meningite trova il suo cardine nell’analisi chimico-fisica e microbiologica del liquido cefalorachidiano. Il fluido racchiuso tra le meningi e il sistema nervoso centrale, che può essere prelevato con l’esecuzione di una puntura lombare e l’inserimento di un ago nel canale vertebrale.
Il trattamento usuale per la meningite acuta è la somministrazione precoce di farmaci antibiotici e, talvolta, antivirali. In alcune situazioni si può anche ricorrere alla somministrazione di corticosteroidi. Per prevenire i danni derivanti dalla risposta infiammatoria.
Una meningite batterica non trattata prontamente può essere letale, o può portare a gravi conseguenze permanenti, come sordità, epilessia, idrocefalo e deficit cognitivi. Alcune forme di meningite, come quelle causate da meningococchi, Haemophilus influenzae di tipo B, pneumococchi o da virus della parotite, possono essere prevenute con le apposite vaccinazioni
Fonte: Wikipedia