Tommaso Caputo, arcivescovo di Pompei dal 2012, ha voluto ricordare così Papa Francesco, spiegando il suo rapporto speciale col santuario di Pompei. Il defunto pontefice aveva infatti un debole per questo luogo che lo ha portato più volte a visitarlo negli ultimi anni della sua vita.
Papa Francesco e il santuario di Pompei
“Papa Francesco– spiega l’arcivescovo –amava in modo speciale il Santuario e il Santuario amava tanto il Santo Padre. Continuerà ad esserci vicino dal cielo”. In queste parole si può leggere tutto l’amore che l’intero clero della città provava per lui, tutta la bontà che traspirava e traspira ancora oggi dopo la sua morte. “Il 21 marzo 2015– continua il monsignore Caputo -andando via, davanti alla Basilica, disse:
‘Abbiamo pregato la Madonna, perché ci benedica tutti: voi, me, e tutto il mondo. Abbiamo bisogno della Madonna, perché ci custodisca. E pregate per me, non dimenticatevi’ “.
L’effetto di Caputo per Francesco
Alla fine della sua nota, l’arcivescovo tiene a sottolineare la vicinanza del santuario a Papa Francesco, anche e soprattutto adesso dopo la sua morte. “Continueremo a pregare per lui ogni giorno, certi che il Santo Padre, oggi accanto al Padre e alla sua Mamma celeste, continuerà a pregare per noi dal Paradiso”. Tutto questo esprime ancora di più il rapporto speciale tra il Papa e la fortissima religiosità del santuario di Pompei. Nei prossimi giorni, saranno decine di migliaia i fedeli di questo territorio che andranno a Roma per dare un ultimo saluto a Papa Francesco, nella speranza che possa fare un buon viaggio e aiutare la sorte del nostro popolo e del nostro territorio.
