Nel corso dei controlli di sicurezza predisposti dalla Questura di Napoli in occasione della partita di calcio Napoli-Palermo, tre tifosi palermitani sono stati fermati all’ingresso dello stadio. I tifosi, sottoposti a controlli da parte della Digos, del Commissariato di PS San Paolo e della Guardia di Finanza, sono stati trovati in possesso di materiale pirotecnico.
I tre tifosi sono stati condotti presso gli uffici della Questura di Napoli per ulteriori accertamenti e per valutare la loro posizione.
L’episodio si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla sicurezza negli stadi, in seguito a numerosi episodi di violenza e di lancio di oggetti pericolosi da parte di alcuni tifosi.
Nel ventre dello stadio Maradona, l’inviato Mediaset, Carlo Landoni, ha commentato quanto accaduto tra primo e secondo tempo nel corso di Napoli-Palermo: “Ci sono stati fumogeni e petardi lanciati dal settore ospiti, dai tifosi del Palermo. Poi c’è stata la risposta della Curva A.
Le due tifoserie hanno lanciato decine e decine di petardi e bombe carta e lo speaker ha spesso chiesto di smetterla con gli annunci ufficiali. Abbiamo contato almeno una quarantina, cinquantina di lanci di bombe carta e petardi, alcuni molto vicini al campo, dov’era la pista, anche col rischio di far male i giocatori. Ora c’è rischio multa”.
Lo speaker «Decibel» Bellini avverte ripetutamente che si rischia la squalifica del campo. C’è da chiedersi chi è che vuole mettere a rischio la tranquillità del Napoli in questo campionato e la pace e la reputazione del suo pubblico. Dopo Cagliari, questa è la seconda esibizione e poco conta che anche i sostenitori del Palermo abbiano fatto la loro parte. Resta la domanda: come entrano decine di voluminosi botti nello stadio se lo spettatore normale viene perquisito con attenzione prima di passare attraverso i tornelli?”.