Una vera e propria lettera appello alla camorra quella scritta da Marisa Laurito, attrice, cantante, conduttrice radiofonica napoletana. Dopo le indiscrezioni di presunte infiltrazioni della malavita nelle proteste, Marisa Laurito, direttore artistico dello storico «Teatro Trianon Viviani» di Forcella, ha voluto scrivere una lettera accorata
«Lettera alla camorra
Rischio di coprirmi di ridicolo ma sento che lo devo fare. Questo è’ un appello alla camorra ,ai ladri a tutti quelli che hanno scelto di vivere facendo del male ad altri esseri umani.
Non vi chiedo di cambiare mestiere .. sarei ingenua ! Vi chiedo una tregua … Per favore pensateci … Quanto dolore può sopportare sulle proprie spalle un essere umano che ha un cuore che batte anche per gli altri?
Il peso della propria famiglia..
Il peso di alcuni politici che pensano solo a se stessi nonostante il momento, e che sporcano con azioni e parole, il merito di quelli che si adoperano per gli altri.
Il peso di quelli che ci danneggiano perché sono semplicemente imbecilli
Il peso dei profughi siriani a cui sono esplose le case sotto le bombe ..
Il peso e la responsabilità del nostro pianeta, che stiamo distruggendo
Il peso di molti italiani che non hanno soldi per mangiare …
dei bambini che tutti i giorni, muoiono in Africa, delle donne uccise .. dei torturati da leggi dittatoriali
L’ansia dell’America che spende triliardi per creare forze armate ..anche spaziali, invece di regalare tamponi alla propria gente e salvare quante più vite sia possibile
Quanto dolore possiamo sopportare?
La solitudine di questa pandemia …i nostri morti l’ansia di non farcela a vedere il giorno che verra’!
Dateci tregua per lo meno voi ! Invece di derubare chi non ha più niente ..aiutateci!
Invece di chiedere il pizzo a quei pochi negozi aperti e già tartassati …aiutate chi ha fame, regalate a chi non ce la fa ad andare avanti.
Avete preso gia’ tanto in vite ed in danaro
Chiedo… anche se sono un puntino piccolo nell’universo, chiedo una tregua alla camorra. .. a chi ruba .
E sappiatelo…nulla sarà più’ come prima dopo questo percorso di dolore. Abbiamo sfiorato la morte e non avremo più paura, non voteremo più a caso, perché dovremo salvare i nostri figli e riappropriarci della nostra libertà’. Saremo pronti a denunciare pretendendo giustizia.
Fate una tregua e cambiate vita.
Essere sfiorati da una morte non armata di pistola può essere un ottimo motivo per cambiare vita .. da questa morte non c’è scampo, ne’ sangue da vendicare. Respirate la stessa aria che respiriamo noi tutti… insieme ad una grande paura! Grazie, so che qualcuno di voi lo fara’, so che qualcuno cambiera’ vita».