Violenze fisiche e psicologiche; il polverone alzatosi attorno ai poliziotti di Verona è inarrestabile, arrivano i primi racconti delle vittime e le intercettazioni degli agenti. Sono diciassette i poliziotti indagati, per 5 dei quali il Gip ha già disposto l’arresto. Nel mirino delle indagini vi è Alessandro Migliore, 24enne.
Arrestati 5 poliziotti
Secondo le prime indagini effettuavano pestaggi ai danni di cittadini, quasi sempre stranieri, fermati nel corso di controlli di routine. Le violenze sarebbero avvenute tra il luglio 2022 e il marzo 2023 e ciò che le peggiora sono alcune intercettazioni che vedono i carnefici vantarsi delle crudeltà commesse.
Recentemente, ad aggiungere dettagli all’indagini, arriva la testimonianza di Nicolae, senzatetto vittima della smania di “potere” dei 5. Nicolae racconta di essere stato fermato mentre era la bar e trasportato negli uffici investigativi, una volta qui la vittima racconta di aver chiesto di utilizzare il bagno. L’agente con lui presente però gli vieta di andare suggerendogli di urinare nella cella, Nicolae, ha quindi così fatto ma l’umiliazione non finisce qui. Una volta finito il poliziotto ha infatti spinto Nicolae all’interno della sua pipì.
“Enorme gravità”
Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi dichiara: “Le vicende che emergono, ove fossero confermate, sarebbero di enorme gravità, lesive innanzitutto della dignità delle vittime ma anche dell’onore e della reputazione di migliaia di donne e uomini della Polizia di Stato che quotidianamente svolgono il proprio servizio ai cittadini con dedizione e sacrificio. La magistratura e la stessa Polizia di Stato faranno piena chiarezza su quanto avvenuto“. Così parla il Ministro sottolineando come in questi casi è importante ricordare di non fare “di tutta l’erba un fascio”.
Il “capobanda” dei poliziotti
Le azioni dei poliziotti di Verona hanno fatto rabbrividire anche Amnesty International Italia che nella sua rubrica sul portale Articolo21, denuncia: “Sembra di essere tornati alla caserma di Bolzaneto, 22 anni fa”. Nel mirino delle indagini spunta però un nome tra i 5; Alessandro Migliore.
Il giovane poliziotto pare infatti fosse il “capobanda” di queste oscenità. Le sue intercettazioni telefoniche mostrano inoltre come per Migliore e i suoi colleghi queste atroci azioni fossero motivo di vanto. “Mi ha afferrato i capelli e trascinato di peso, fino a rinchiudermi dentro una cella con una parete trasparente” così racconta Nicolae di Migliore.
Il profilo di Migliore è infatti quello che più preoccupa perché, come lo stesso giudice sottolinea: “manifesta chiara soddisfazione nel rievocare le violenze commesse“. Le intercettazioni sono state fondamentali per ricostruire il suo profilo psicologico. Il giovane poliziotto così racconta infatti a telefono: “Adesso ti faccio vedere io quante capocciate alla porta dai, boom boom boom boom.. E io ridevo come un pazzo“.
Continua poi: “Appena amò mi guarda, mi ero messo il guanto, ho caricato una stecca amò: bam! Lui chiude gli occhi, di sasso, per terra è andato a finire, è rimasto là. È svenuto. Si è irrigidito tutto ed è caduto, sai, hai presente i ko“. Per niente pentito ed anzi, cosa che aggrava il suo profilo, soddisfatto e addirittura divertito dalle sue atroci azioni così appare Migliore nei racconti.
