[nextpage title=”Il doppio no al ritiro, da gregario a protagonista “]
Ormai è un fatto assodato, quando nello spogliatoio del Napoli si parla di ritiro gli animi si surriscaldano praticamente in automatico. Questa volta però a far notizia non è l’ammutinamento, che di fatto portò all’esonero di Carlo Ancelotti, ma di un duro scontro tra gli stessi giocatori azzurri. Rispetto al novembre del 2019 sono cambiati praticamente tutti gli interpreti, eccetto uno: Giovanni Di Lorenzo. Nel post Salisburgo, ebbe un ruolo da comparsa, essendo a Napoli solo da qualche mese, e subendo, di fatto, il peso decisionale dei senatori. Questa volta, però, il terzino della Nazionale ha avuto un ruolo centrale nella vicenda essendo il capitano e colui il quale avrebbe dovuto parlare a nome della squadra, come invece poi non è stato.
[nextpage title=”Napoli, Juan Jesus portavoce dei contrari al ritiro”]
Non è stato così a causa dell’interferenza di Juan Jesus, che, sentendo aria di ritiro, si è fatto portavoce della squadra nei confronti di mister Calzona. Il brasiliano, nelle ore immediatamente successive alla figuraccia di Empoli, ha effettuato un sondaggio con i compagni di squadra per verificare la volontà di questi di rispettare quelle che pareva essere il diktat societario. Tra i più contrari al ritiro Zambo Anguissa e Victor Osimhen che hanno praticamente investito Jaun Jesus di un ruolo non suo, quello di portavoce della squadra.
[nextpage title=”Lo scontro tra il brasiliano e capitan Di Lorenzo”]
La cosa non è assolutamente andata giù al capitano Giovanni Di Lorenzo, che in precedenza aveva già comunicato al mister la disponibilità della squadra di accettare qualsiasi decisione del presidente Aurelio De Laurentiis per il bene del Napoli, ritiro punitivo compreso. Ne è nato così un lungo battibecco con Juan Jesus con la tensione che è salita ai massimi livelli nello spogliatoio azzurro, ma non si è andati altre. I due non sono assolutamente venuti alle mani e anche grazie alla mediazione di Calzona, la situazione è tornata alla normalità.
[nextpage title=”Niente ritiro anticipato per il Napoli grazie agli albergatori”]
A fungere da camomilla anche l’ormai consueto boom turistico di Napoli e la mancanza di disponibilità di camere in città per poter ospitare la squadra. Situazione, questa, che ha portato il patron azzurro a tornare sui sui passi, predisponendo l’adunata a Caserta soltanto per le ore precedenti la gara con la Roma. La buona prestazione di ieri ha poi fatto sì che l’ipotesi ritiro per il Napoli andasse definitivamente in cantiere con la ripresa degli allenamenti prevista per martedì a Castel Volturno. Insomma, una tranquillità apparente in attesa che questa fallimentare stagione volga definitivamente al termine.
