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sabato, Maggio 11, 2024
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Livorno piange in silenzio, fiaccolata per i due operai napoletani scomparsi

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La città di Livorno è scesa in strada per ricordare i due operai scomparsi nell’incidente del Porto di Livorno. Una silenziosa fiaccolata è partita da piazza della Repubblica fino a giungere sul luogo della tragedia, dopodiché è tornata indietro. Quei tragici momenti sono rimasti impressi nella memoria dei livornesi.

Un boato, un acre odore di bruciato e in un attimo, il serbatoio numero 62 dell’area
nord del Porto di Livorno si accartoccia su se stesso come una lattina vuota. Sono le
14 di un soleggiato 28 marzo: Lorenzo Mazzoni, 24 anni originario di Napoli e Nunzio Viola, 52enne Torre Annunziata, entrambi operai manutentori, perdono la vita nell’esplosione.

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L’incidente è avvenuto nel deposito costiero della ditta Neri, un tratto portuale adibito allo
stoccaggio di carburanti e solventi. Secondo l’Istituto superiore per la ricerca
ambientale non esiste nessun altro spicchio di territorio in tutto il Centro
Italia con un così alto tasso di rischio ambientale, concentrato peraltro in un pugno di
chilometri quadrati.

La Labromare è un’azienda livornese che da 40 anni si occupa dello smaltimento dei rifiuti portuali. Operazioni di svuotamento dei serbatoi contenenti acetato di etile, sono quindi all’ordine del giorno per gli addetti a questo settore. Non è ancora chiaro cosa abbia provocato l’incidente, probabilmente scatenato da una scintilla: solo l’inchiesta della procura, che ha già aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo, potrà fornire risposte.

Di certo sappiamo che l’acetato di etile nell’ambiente si presenta come un liquido volatile molto infiammabile, oltre ad essere utilizzato come solvente per vernici e resine. Secondo le autorità non ci sono pericoli ambientali, anche se la zona è stata completamente evacuata e sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e ambulanze.

In ogni caso, Livorno piange i suoi morti, le ennesime vittime sul lavoro che
dall’inizio del 2018 superano già la centinaia. Una fiaccolata per commemorarle è
stata organizzata ieri sera e ha visto coinvolte molte persone e associazioni, tra cui la
CGIL e la FIOM Firenze.

Nella speranza quindi di trovare il più presto possibile le cause di questa tragedia, ricordiamo le parole di Aristotele, con una massima alla quale le nostre vittime non possono più accedere: ”Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero”.

foto e articolo di Giulia Barini

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