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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Lo adesca online per sequestrarlo e derubarlo: arrestati una donna e due complici nel Napoletano

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Sta mattina la Polizia di Nola e Dante ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Nola nei confronti di tre soggetti. Due uomini e una donna sono ritenuti gli autori di una rapina aggravata, sequestro di persona ed indebito utilizzo di carte di credito ai danni di un uomo residente nel comune di Napoli.

La vittima aveva conosciuto la donna su un sito di incontri online il pomeriggio dello scorso 9 aprile. La mattina dopo l’uomo era poi andato a casa della stessa, a Marigliano, per incontrarla. Pochi minuti dopo, mentre stava bevendo un caffè in sua compagnia, erano entrati nell’appartamento due uomini, precedentemente appostati nel fabbricato. Questi, con violenza e minacce, avevano costretto la vittima a consegnare loro le carte di credito ed i relativi codici PIN, insieme al telefono cellulare.
Così, mentre la donna ed uno dei due complici bloccavano la vittima all’interno dell’abitazione, l’altro uomo era andato ad effettuare vari prelievi con le carte sottratte. Aveva inoltre acquistato alcuni “buoni” presso un negozio di abbigliamento utilizzando le carte sottratte, così impossessandosi di oltre 4.000 euro.

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Dopo oltre due ore, rientrato il complice, alla vittima era stato consentito di allontanarsi, minacciandola di morte se avesse denunciato quanto accaduto. Nonostante le minacce subite, la vittima, appena raggiunto il capoluogo partenopeo, aveva sporto denuncia al Commissariato di piazza Dante.

Grazie alla precisa ricostruzione dei fatti fornita dalla vittima, i poliziotti hanno individuato l’abitazione di Marigliano dove si erano consumati i fatti delittuosi. Rinvenendo peraltro anche alcuni capi di abbigliamento acquistati con una delle carte di credito delle quali si erano impossessati gli autori del reato. Hanno inoltre identificato la donna che aveva adescato la vittima invitandola presso la sua abitazione.

Le successive attività di indagine hanno consentito di ricostruire dettagliatamente l’intera vicenda, anche grazie alla piena collaborazione della vittima ed alle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza pubblici installati presso gli ATM, dove uno dei malfattori aveva effettuato i vari prelievi di denaro.
In particolare, nell’ordinanza cautelare si sottolinea la spregiudicatezza da parte degli arrestati nella commissione dei reati, sintomatica della possibile reiterata commissione di episodi analoghi, anche per la convinzione di restare impuniti per il timore delle vittime di subire ritorsioni e per la ritrosia a denunciare il reato a seguito della condotta di adescamento.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione. I destinatari misura cautelare sono persone sottoposte alle indagini e quindi sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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