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giovedì, Aprile 25, 2024
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Lo chef Nusr-et omaggia Maradona, il suo quadro nel posto che sarà “riservato” per sempre

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Un gesto tanto simbolico quanto davvero sentito quello del celebre chef turco Nusr-et Gökçe per Diego Armando Maradona.

L’imprenditore, proprietario ormai di locali in tutto il mondo, ha omaggiato El Pibe nel suo ristorante di Dubai, quello che Diego frequentava durante la sua esperienza di allenatore all’Al Wasl. Un magnifico dipinto ritraente i due è stato infatti incorniciato e poggiato sul tavolo dove ‘Dios’ sedeva solitamente. Davanti, una targhetta con su inciso “riservato”, per sempre. Un’amicizia lunga anni quella tra il campione argentino e il famoso chef, al punto che quest’ultimo ha voluto legare per sempre il suo locale a Diego.

“Tavolo prenotato per sempre”, l’omaggio di Nusr-et a Maradona nel suo ristorante preferito

L’imprenditore, proprietario ormai di locali in tutto il mondo, ha omaggiato El Pibe nel suo ristorante di Dubai, quello che Diego frequentava durante la sua esperienza di allenatore all’Al Wasl. Una candela accesa, la foto del campionissimo con la maglia dell’Argentina e il cartello: “Prenotato”, per sempre.

Taglialatela ricorda il Maradona uomo: “Quella volta che pagò l’aereo a un compagno in difficoltà”

Maradona aveva un rapporto speciale con i più giovani della rosa, soprattutto quelli che mostravano impegno e dedizione. «Era sempre presente con noi ragazzi più giovani. Una volta lui arrivò a Soccavo. Era il 22 dicembre 1985. Una Soccavo vuota – racconta Taglialatela –. Diego venne a salutare lo chef Maresca e Starace, attuale magazziniere, allora cameriere del centro sportivo. Si accorse che in sala c’eravamo soltanto io (fui convocato in prima squadra come terzo portiere, assistendo poi alla partita dietro la porta insieme a Castellini, nostro preparatore) e Lampugnani, di ritorno da una partita della Primavera. Io aspettavo l’indomani mattina per prendere la nave e far ritorno a Ischia, il mio compagno avrebbe dovuto raggiungere in treno la lontana Mantova».

IL BEL GESTO

«Praticamente quasi due giorni dopo l’ultima partita giocata… Maradona ci chiese cosa ci facessimo ancora lì nonostante il periodo natalizio. Diego chiamò il segretario e pagò a Lampugnani un volo di andata e ritorno. Maradona aveva un cuore grandissimo. Devo molto a lui, mi ha insegnato tante cose. Sono stato sempre coccolato da lui, mi prese sotto la sua ala protettiva. Ho fatto tutta la gavetta con la maglia del Napoli. Non solo Diego, tutto il gruppo era fantastico. Era un Napoli vincente, spesso venivo aggregato alla prima squadra. Ricordo ancora lo scudetto, momento indimenticabile»

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