“Io vengo da una scuola diversa, quella di mio zio Ciro Giuliano”. Comincia con questa ‘confessione’ la collaborazione con la giustizia di Salvatore Giuliano ‘o russ. Verbali che costituiscono il nucleo dell’ordinanza di custodia cautelare che un mese e mezzo fa ha scompaginato gli ultimi irriducibili dei Giuliano e i ras dei Mazzarella. Le dichiarazioni di Giuliano servono a capire quali erano gli assetti a Forcella nel momento della sua scarcerazione avvenuta nel 2020 e come si è arrivati all’alleanza ‘innaturale’ con gli eterni rivali.
“Quando sono rientrato a Forcella, dove ho abitato per i primi due mesi a casa di Gennaro Imparato perché stavo ristrutturando la mia abitazione, per le prime due settimane sono stato a guardare quello che accadeva e quali fossero le dinamiche, anche nei rapporti con altri gruppi. Iniziai così a fare una politica basata sull’amicizia e sul rispetto reciproco tra diversi gruppi e, se ce ne fosse stata la possibilità, anche sugli affari”.
Un nuovo corso che inizia con i gruppi della Sanità:”Ho quindi incontrato quelli che fino alla data del mio arresto erano i responsabili della Sanità e cioè: Genny De Marino figlio di Ciro De Marino, Sasillo nipote di Salvatore Sequino, ovvero figlio della sorella di quest’ultimo, Salvatore Savarese detto o’ mellone; tale Gianluca, e lo stesso Salvatore Savarese con me detenuto a Parma”