Nell’ordinanza del gip Santoro sono confluite le dichiarazioni rese da Valentina Casa, mamma del piccolo Giuseppe, ucciso dal suo compagno Tony. Dichiarazioni rese nella notte tra domenica e lunedì scorsi nel commissariato di Afragola. La donna ha spiegato di essere rimasta bloccata di fronte all’orrore, incapace di reagire e di chiamare i soccorsi, riuscendo solo a prendere in braccio Giuseppe e ad adagiarlo sul divano. “Lui non è violento, ha solo perso la testa”, queste le dichiarazioni che avrebbe detto la donna riportate oggi da Il Roma. L’ambulanza è stata poi chiamata dal fratello di Tony, arrivato nell’appartamento di via Marconi assieme alla madre molto tempo dopo il pestaggio. L’audio della telefonata al 118 è stato sequestrato dagli inquirenti ed è uno degli elementi che dovranno essere approfonditi nel corso dell’inchiesta. La donna ha raccontato che prima avrebbe cercato di fermare Tony, poi dal momento del violento pestaggio, sarebbe caduta in un blocco psico-fisico durato fino alla morte del piccolo di 7 anni; un lasso di tempo di circa due-tre ore, durante le quali Tony si è recato in farmacia a caccia di qualche pomata con cui pensava di poter medicare le profonde contusioni provocate al bambino, mentre la donna è rimasta ferma, come se non capisse cosa stesse accadendo, forse speranzosa che il piccolo, ormai in fin di vita, desse qualche segnale di risveglio
Il fratello di Tony ha invece puntato il dito contro Valentina. A Chi l’ha Visto il fratello dell’uomo arrestato a Cardito con l’accusa di aver picchiato a morte il figlio della compagna e ferito gravemente la sorellina ha dichiarato: “che il bambino sarebbe stato picchiato in mattinata, alle 9 circa, per futili motivi. La madre del bambino avrebbe quindi lasciato Giuseppe agonizzante e morente sul divano per circa cinque ore prima dell’arrivo dell’ambulanza, chiamata proprio dal fratello di Essobti”.
