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domenica, Aprile 28, 2024
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Manovra 2023, aumento di 40 centesimi sul tabacco: penalizzate le sigarette ‘fai-da-te’

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Rollarsi una sigaretta dal 1° gennaio 2023 costerà di più. In arrivo aumenti fino a 40 centesimi per le bionde fai da te. Il governo aggiusta il tiro sulle nuove tasse sul tabacco e nel riequilibrare il peso delle accise tra le diverse tipologie di prodotti, di nuova e vecchia generazione, a farne le spese è il tabacco trinciato.

Così dopo l’aumento delle tasse sulle cartine degli ultimi anni ora nel mirino ci finisce anche la materia prima, ossia il tabacco venduto sfuso, appunto in pacchetti da 30 grammi. Con un emendamento al Ddl di bilancio, ora all’esame della Camera, l’accisa minima specifica per il trinciato arriverà a toccare i 140 euro il chilogrammo. Con questo incremento la Ragioneria stima di incassare circa 50 milioni per il 2023. Che consentono all’esecutivo di ridurre il prelievo di 48 milioni sulle sigarette tradizionali previsto nel Ddl presentato alla Camera. E che andava a incidere soprattutto sui prodotti a basso costo.

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La rimodulazione delle accise

L’emendamento che aumenterà le tasse sul tabacco trinciato interviene al ribasso, dunque, sull’importo specifico fisso che ora l’articolo 29 del Ddl fissa in 36 euro per 1.000 sigarette nel 2023. Proseguendo con 36,50 euro per il 2024 e a partire dall’anno 2025, in 37 euro. La modifica in arrivo prevede una riduzione di circa 8 euro fissando la “specifica” in 28 euro per il prossimo anno, 28,20 euro nel 2024 e in 28,70 euro a partire dal 2025. Il che si traduce per i fumatori delle sigarette tradizionali in aumenti molto più contenuti tra i 10 e 12 centesimi a pacchetto. Contro i 15-30 centesimi ipotizzati con la presentazione della manovra di bilancio.

Riscaldatori e sigarette elettroniche

Nessun ritocco al tabacco riscaldato e alle sigarette elettroniche. L’emendamento in arrivo non modifica le scelte iniziali del governo. Scelte secondo cui per i tabacchi da inalazione senza combustione, l’aumento della tassazione già previsto per il 2023 viene ripartito sul prossimo triennio. Sulle sigarette elettroniche, invece, viene diminuita per il 2023 l’imposta di consumo. Prevedendo che per i prodotti succedanei dei prodotti da inalazione senza combustione (sigarette elettroniche) costituiti da sostanze liquide, contenenti o meno nicotina, esclusi quelli autorizzati all’immissione in commercio come medicinali, l’imposta di consumo dal 1° gennaio 2023 è del 15% (ora è il 25%) e del 10% (oggi il 20%) dal 1°gennaio 2024 dell’accisa applicata sull’equivalente quantitativo di sigarette.

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