Nei giorni scorsi, ha fatto assai discutere la notizia dell’aggressione alla deputata in quota Movimento 5stelle Mara Lapia. La storia, sostanzialmente diffusa in rete da lei e avallata dallo stesso Movimento, ha scosso le coscienze di tutta la comunità politica. Numerosi sono stati i messaggi di vicinanza e solidarietà alla deputata, indipendentemente dallo schieramento politico. Chiaramente, la notizia è diventata di dominio pubblico e in tantissimi hanno riportato la ricostruzione dei fatti. Tra i vari, il Post, di cui vi riportiamo un pezzo:
Dell’episodio si è cominciato a parlare domenica scorsa, il 16 dicembre, quando il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, Francesco D’Uva, ha dato per primo la notizia dell’aggressione avvenuta il giorno stesso. D’Uva aveva parlato di un pestaggio che aveva causato alla deputata una frattura della costola e numerose contusioni. «È gravissimo e intollerabile che un uomo, in modo becero e disumano, si accanisca violentemente nei confronti di una donna fino a ridurla in quelle condizioni», aveva detto. L’uomo accusato dell’aggressione è stato rapidamente identificato: un 35enne con precedenti penali al momento denunciato per aggressione.