E’ stata accolta l’istanza degli arresti domiciliari per Luigi Carandente Tartaglia. I giudici, accogliendo la tesi degli avvocati Luca Gili e Domenico dello Iacono, hanno deciso per la scarcerazione di Tartaglia, detto Giggino ‘a guerra, esponente di spicco del clan Orlando – Polverino – Nuvoletta, attivo a Marano di Napoli e nelle aree limitrofe della città.
L’uomo fece perdere le sue tracce nel 2022 ed essere sfuggito a diversi tentativi di arresto. Tartaglia era stato arrestato dopo 17 mesi di latitanza. Il 47enne, da tempo affetto da disturbi cardiaci, fu individuato grazie al monitoraggio degli archivi informatici del sistema nazionale sanitario. Fu trovato nell’ospedale Pineta Grande di Castelvolturno, dove si era fatto ricoverare fornendo un nome e un documento falso. Tartaglia aveva fatto perdere le sue tracce nel 2022: ad aprile era stato emesso un mandato di cattura emesso che prevedeva una condanna complessiva di 14 anni e 3 mesi di reclusione per associazione mafiosa. In una zona collinare tra Marano e Quarto il boss abitava all’interno di una villa immersa nel verde e dotata di diverse botole, che consentivano di nascondersi all’occorrenza.