Una pizzeria sociale, un teatro di parrocchia, un bar di quartiere e una cover band di Pino Daniele: da questi luoghi tutti i giorni prosegue la rivoluzione silenziosa di Tutela la Salute, l’associazione di promozione sociale di Marano che vede in Diego Mancini il promotore per la costruzione di percorsi di salute e inclusione. No profit e completamente gratuita per le famiglie, l’associazione ha scelto di concentrare le proprie energie sulla formazione e sull’inclusione lavorativa dei ragazzi neuro-divergenti, spesso definiti “invisibili” rispetto ad altre disabilità. «Vogliamo dimostrare che possono avere una collocazione e un’indipendenza ben precisa», spiega il presidente Diego Mancini.
Una pizza per l’autismo e i primi lavori
Il progetto che porta “Tutela la Salute” alla ribalta nazionale è “Una pizza per l’autismo”, realizzato con la pizzeria sociale 081 di Marano. Per sei mesi nove ragazzi, con diverse funzionalità, si sono formati in cucina e in sala, imparando tempi, ruoli e relazione con i clienti. «Alla fine del percorso – racconta Mancini – quattro di loro hanno avuto l’opportunità di inserimento lavorativo», segno che il modello scelto dall’associazione punta a percorsi reali e non a laboratori simbolici.
Teatro, musica e palco: “Voci in Scena”
Dalla cucina si passa al palcoscenico con Voci in Scena, laboratorio di teatro e musica che coinvolge circa venti ragazzi. Il percorso è durato nove mesi e si chiude con uno spettacolo finale in programma venerdì 19 dicembre presso il teatro della Chiesa Santissima Immacolata di via Giordano Bruno, per dare ai ragazzi un vero momento di esibizione pubblica. «È la costanza che permette ai ragazzi di raggiungere gli obiettivi», sottolinea il Socio Onorario Mauro Morra, che segue in particolare la parte artistica.
Alcuni di loro saliranno anche sul palco durante l’evento Pino Forever – Un Inclusion Project – Musica che unisce, previsto per sabato 13 dicembre presso il Teatro Alfieri, suonando le congas e provando per la prima volta l’emozione di imbracciare una chitarra. Mauro Morra ricorda un piacevole episodio: «Un ragazzo ha abbracciato la chitarra per la prima volta e in due minuti è riuscito a fare l’accordo di do minore e di mi minore», esempio delle forti potenzialità che emergono quando si offre un contesto adeguato. Per poi proseguire: «Sostenere i ragazzi neurodivergenti nel loro percorso artistico significa valorizzare le loro unicità e offrire loro strumenti concreti per costruire autonomia e fiducia in sé stessi.»
Una famiglia più che associazione
“Tutela la Salute” non è solo un’associazione, è una grande famiglia che da anni porta avanti con amore il progetto. Giusy Piaggio Bordone, Cinzia Maisto, Susanna Piretti, Raffaella Maisto, Angela Fusco, Valentina Capasso, Marinella Moio, Valeria Scognamiglio, Maria Carmela Chiarolanza, Carmela Commone e Rosario Amoruso. Il gruppo racconta la loro esperienza: «Abbiamo visto nei ragazzi entusiasmo, curiosità e una straordinaria capacità di comunicare attraverso la musica e il teatro. Questi momenti di condivisione sono la prova tangibile che l’inclusione non è solo un obiettivo, ma una realtà possibile.» Un contributo prezioso alla realizzazione degli eventi è stato offerto anche dai ragazzi del Servizio Civile, Alessia Mancini, Liliana Campanile e Giuseppe Pio Vasto.
Il progetto PNRR: addetti al bar retribuiti
“Tutela la Salute” è la prima associazione in Italia ad aver attivato un progetto PNRR dedicato alla formazione di addetti al bar per ragazzi autistici. 30 giovani divisi in due corsi GOL, retribuiti dalla Regione: pagati per formarsi, mentre l’associazione non percepisce compensi. Il percorso dura 12 mesi, con sei mesi di teoria online e sei mesi di pratica nelle caffetterie Gioia di Marano e Mugnano. Su questi 30 partecipanti verrà individuato un numero minimo di giovani da assumere stabilmente. Una una reale occasione di lavoro per questi ragazzi.
Da Marano al Senato, poi in udienza dal Papa
L’azione dell’associazione si inserisce in una visione “trifasica”: diagnosi precoce, inclusione, preparazione e, infine, ingresso nel mondo del lavoro come fase decisiva. «È compito nostro – spiega Morra – far sentire i ragazzi parte della collettività e valorizzarne le potenzialità, evitando che vengano messi in un angolo». Il lavoro di Tutela la Salute ha ottenuto attenzione anche a livello istituzionale. Il gruppo è stato ricevuto in udienza dal Papa Leone XIV e convocato in Senato per contribuire al dibattito su possibili emendamenti alla legge finanziaria e ad altri interventi normativi in favore dei giovani neurodivergenti.
Tutto gratuito, eventi per finanziare nuovi progetti
Tutte le attività per i ragazzi sono gratuite: l’associazione non prevede quote di tessera e non richiede contributi alle famiglie. “Tutela la Salute” si autofinanzia con gli spettacoli e gli eventi che organizza. «Il ricavato, al netto dei costi vivi, sarà interamente devoluto per avviare nuovi progetti sul territorio», spiegano Mancini e Morra. L’obiettivo resta lo stesso: promuovere salute, diritti e inclusione sociale, costruendo passo dopo passo un futuro più giusto per questi ragazzi.



