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sabato, Giugno 22, 2024
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Droga e armi per la Vanella Grassi, catturato il cugino del ras Mennetta

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Una settimana nera, anzi nerissima. Quella vissuta dal clan della Vanella Grassi falcidiata da arresti e sequestri negli ultimi giorni. Prima lo smantellamento del gruppo Romano attivo nella vicina San Pietro a Patierno e specializzato in un sistema di vendita di droga ‘delivery’. Quest’oggi un altro importante arresto con la cattura di Antonio Mennetta, 34enne cugino omonimo del ras indicato come il reggente del gruppo del centro storico di Secondigliano e nipote di Salvatore Petriccione ‘o marenar. Unico filo conduttore l’attivismo degli uomini del commissariato di Secondigliano (guidati dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito) protagonisti di questa caccia al malaffare senza soluzione di continuità. I ‘fantasmi’ si sono materializzati in via Vittorio Emanuele III a Secondigliano dove hanno notato un soggetto con atteggiamento circospetto che, alla loro vista, si è diretto all’interno di uno stabile barricandosi in un appartamento al primo piano. I poliziotti hanno raggiunto l’abitazione al cui interno sorprendendo l’uomo che tentava di darsi nuovamente alla fuga calandosi dal balcone.

Gli agenti, all’interno dell’appartamento in questione, hanno rinvenuto 3 buste contenenti diverse dosi di marijuana per un peso complessivo di circa 658 grammi, 2 buste con circa 1,689 kg di hashish, 2 involucri di cocaina del peso di circa 11 grammi, 5 bilancini di precisione, diverso materiale per il taglio e confezionamento della droga, 3 cellulari, 2 pistole, di cui una Beretta cal. 7,65 e una Revolver cal. 38 entrambe con matricola abrasa, un caricatore con 7 cartucce cal. 7,65, 2 fucili, risultati entrambi rubati, 14 cartucce per fucile cal. 12 e 2195 euro. Armi tutte pronte a fare fuoco. Mennetta, 34enne nipote omonimo del boss della Vanella Grassi, è stato arrestato con le accuse di detenzione illecita di sostanze stupefacenti, possesso di armi clandestine e ricettazione. Vista la mole del sequestro gli investigatori più esperti non escludono che si sia inferto un duro colpo al sodalizio con il sequestro dell’intera armeria del gruppo.

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