Accertamenti in corso da parte dell’Asl dopo il caso dei bimbi intossicati. Sarà effettuato un controllo sul pasto di mercoledì che, a quanto pare, avrebbe provocato vomito, diarrea a mal di pancia a centinaia di bambini di diversi istituti di Giugliano. Inizialmente l’assessore all’Istruzione Miriam Marino aveva tranquillizzato tutti parlando di soli due casi ma dopo qualche ora il sindaco Poziello, attraverso un’ordinanza, ha sospeso il servizio in via precauzionale per capire cosa sia avvenuto. Alcuni genitori parlano anche di bimbi ricoverati e sono pronti ad andare fino in fondo. I plessi coinvolti sono diversi,
Parla la ditta
La ditta che gestisce il servizio di refezione scolastica, la EP SPA, in un comunicato ufficiale dichiara: “Serviamo il Comune di Giugliano dal 2014 con grande soddisfazione da parte di tutta l’utenza e senza mai nessun problema. Gli organi competenti stanno svolgendo le opportune verifiche e i dovuti controlli. Si resta a completa disposizione per ogni ulteriore chiarimento e siamo disponibili ad accogliere l’utenza per visite guidate presso il nostro centro di cottura. I genitori potranno visionare le procedure, la qualità delle materie prime utilizzate e gli ambienti di lavoro”.
Intanto monta la polemica politica.
“Un atto dovuto fino a che l’Asl non avrà analizzato i campioni di cibo che ieri i bambini hanno ingerito a scuola per poi sentirsi male subito dopo”, dichiara Rosario Ragosta – consigliere metropolitano e del comune di Giugliano.“L’assessore di competenza, ancora più grave, aveva sminuito questa vicenda dichiarando che in realtà erano solo due i bambini che avevano avvertito un malore – continua Ragosta – Una dichiarazione grave che forse vuole nascondere qualcosa che ancora non conosciamo? Oppure non sapeva di cosa stesse parlando perché non è in grado di gestire la situazione e non è adatto al ruolo che ricopre?Non bisognava arrivare a questo punto, ci dovevano essere controlli periodici nelle scuole per vigilare se l’alimentazione che ogni giorno viene data ai bambini è un’alimentazione sana.Il Comune aveva il dovere, sollecitando l’Asl di competenza, di pretendere controlli periodici perché la salute dei nostri figli non si può mettere alla mercé di qualcuno che, evidentemente, non è scrupoloso nel compiere il proprio lavoro.Il nuovo appalto per la refezione scolastica è stato redatto molto tardivamente concedendo poi una proroga alla ditta attuale, la stessa che ha causato questo disastro. Se al Comune avessero, nei tempi giusti, emanato il bando espletando tutti gli atti per poi affidare la refezione a una nuova ditta, tutto ciò non sarebbe mai accaduto. Quindi il Comune ha le sue responsabilità e non può lavarsene le mani”.