Dinnanzi agli ultimi eventi negativi mossi dai minori, l’Italia è invasa dai loschi influssi di una morale decadente. Al fine di fermare la degenerazione della criminalità minorile il governo decide di intervenire attraverso delle nuove normative.
Il governo propone una nuova disciplina
Constatata la gravità di alcuni episodi succedutisi in quest’ultimo periodo, come quelli di Palermo e Caivano, il governo ha afferrato le redini della moralità al fine far emergere nuovamente gli ideali sprofondati. Per il momento non è ancora ben chiara la modalità attraverso la quale il governo fruirà questo intento. Si pensa ad un decreto, un disegno di legge o altro. Ciò che è chiaro, però, è il fine: sventare il pericolo di una criminalità minorile negli ultimi tempi sempre più pericolosa.
Uno degli interventi su cui si ragiona è l’allontanamento da alcune aree urbane dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni (una sorta di Daspo). I ragazzi compresi in questa fascia d’età dovranno tener conto di un questore. Secondo queste disposizioni coloro che avranno atteggiamenti pericolosi saranno convocati in questura e invitatati a rispettare le regole. In caso di rifiuto verranno applicate delle restrizioni. Un’altra battaglia del governo contro la criminalità sarà quella di bloccare la diffusione delle armi da fuoco ma anche il divieto di accesso ai siti porno sarà uno dei punti da trattare.
La proposta della ministra della famiglia, Eugenia Roccella
Uno dei punti scelti dal governo da trattare riguarda la visione dei contenuti pornografici. La proposta proviene da Eugenia Roccella. La ministra della famiglia sostiene che il modo adeguato per fronteggiare violenze sessuali e stupri sia quello di evitare educazioni negative o precoci derivanti dalla visione di video porno. Si potrà accedere a tali contenuti soltanto mediante la certificazione della maggiore età del soggetto interessato/a.
Il divieto delle armi
Un altro provvedimento da parte del governo sarà quello di contrastare la diffusione delle armi. Per chiunque possederà delle armi atte ad offendere verrà contemplato l’arresto in flagranza. Sarà contrastata la violenza in generale, anche chi si opporrà alle forze dell’ordine riceverà delle pene più severe.
Di tutte queste tematiche si discuterà giovedì in consiglio dei ministri. Oltre a trovare delle soluzioni per la criminalità minorile si parlerà anche della gestione dei flussi migratori del comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica.
