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martedì, Marzo 19, 2024
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Napoli piazza pazza, dalle critiche eccessive all’esaltazione: dov’è finito l’equilibrio?

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Appena quattro giorni fa i social erano inondati dalle foto di Carlo Ancelotti che beveva un thè caldo dopo aver sconfitto in Fa Cup 5-4 il Tottenham.
Nelle stesse ore Gattuso veniva ulteriormente tartassato da gran parte di tifosi e giornalisti dopo l’eliminazione in Coppa Italia contro l’Atalanta.
Nei giorni seguenti corriere, gazzetta, tuttosport e siti vari si sono sbizzarriti sul possibile successore: Benitez ha firmato, Mazzarri ha detto si, Adl ha bloccato Italiano, c’è un accordo con Juric, De Zerbi in pole position.
Nel frattempo l’Everton ha perso in casa col Fulham mentre il Napoli con le unghie e i denti ha un strappato 3 punti contro la Juve, nonostante le assenze di Koulibaly, Manolas, Mertens, Demme, Hysaj, a cui si è aggiunto Ospina e con oshimen ancora al 30%. La squadra e l’allenatore hanno portato a casa una vittoria contro tutto e tutti, obbligando quei giornali e siti a riscrivere i de profundis già pronti.
Da 24 ore improvvisamente non circolano più sulle prime pagine i nomi di allenatori.
Questo per dire cosa? Che spesso basterebbe avere un po’ di equilibrio e coerenza nelle analisi.
Giudicare già a metà stagione del tutto fallimentare il lavoro di Gattuso senza tener conto della particolare annata dovuta al Covid e degli infortuni significa essere intellettualmente poco onesti.
Questo non vuol dire che l’allenatore non abbia le sue colpe. Lui lo sa ed è il primo ad ammettere. Anche dopo la partita con la Juve, per esempio, ha ammesso che avrebbe dovuto dare più minutaggio a Rahmani ma che è difficile quando si hanno davanti due difensori come Koulibaly e Manolas. Eppure molti si dimenticano che l’ex Verona, di cui molti invocano la titolarità al posto di manolas, aveva fatto errori imbarazzanti nelle partite precedenti. Semplicemente non era un brocco prima e non è un campione adesso. È un giocatore giovane che deve crescere senza troppe pressioni.
Invece a Napoli tutto viene portato all’esasperazione, in positivo o negativo.
Insigne dopo la coppa Italia era un nano senza palle. Dopo 14 giorni è diventato uno con gli attributi esagonali.
Non è servita la lezione di Lozano? L’anno scorso meteora e oggi invece condottiero indiscusso?
I giudizi, la critica e le analisi ci devono essere, per carità, ma non si può continuare ogni volta dire tutto e il contrario di tutto.
A me non fa impazzire Gattuso come allenatore, non è certamente tra i miei preferiti, ma senza dubbio con lui si è andati oltre le semplici critiche sportive. Ha dei limiti tattici, è andato in confusione soprattutto sulla costruzione del centrocampo (mal assortito sul mercato nonostante i soldi spesi.. Mi domando perché dell’acquisto di Bakayoko.. ) ha probabilmente sopravvalutato la rosa, ma non ha mai, e dico mai, perso il polso dello spogliatoio. E di questo gliene va dato atto. Cosa che invece non seppe fare Ancelotti, che ricordiamolo, lui si che ereditò una macchina perfetta portandola allo sfascio con il serio rischio retrocessione.
Si poteva avere qualche punto in più in campionato? Sì probabile. Si può giocare meglio? Sicuramente…(Anche se poi vorrei sapere quali sono queste grandi squadre che giuocano un bel calcio in questa stagione dove non si è fatta preparazione estiva e si gioca ogni 3 giorni). Nonostante ciò continuo a ritenere assurda e senza senso la campagna mediatica che si è scatenata nei suoi confronti per chiederne l’esonero. Come se poi con un altro allenatore si potesse recuperare Mertens o Osimhen, avere un terzino titolare adeguato, far respirare di Lorenzo o insegnare a Mario Rui come si crossa.
La verità è che molti tifosi ma anche opinionisti continuano ancora a tenere scolpito nel cuore e nella mente il triennio Sarriano. Ed anche se si portano trofei a casa (Gattuso lo ha fatto) o si è in linea con gli obiettivi dichiarati della società (piazzamento in Champions) per molti non va bene. La verità è che il Napoli, per una serie di fattori, è ridimensionato rispetto al recente passato ma facciamo finta di non accorgene. Siamo cresciuti numericamente ma indeboliti qualitativamente.
Mi dite se sono di più i giocatori del Napoli di Sarri che giocherebbero titolari oggi o viceversa?
Perciò prima di sparare a zero… Società, piazza e giornalisti abbiano un po’ più di equilibrio. A fine anno si faranno i conti, tanto oramai la partenza di Gattuso, anche alla luce delle sue ultime uscite pubbliche, sembra scontata. C’è tempo per scegliere e giudicare il prossimo allenatore, c’è ancora mezza stagione da giocare. Ed ora più che mai serve equilibrio e una tregua. Nulla è ancora scritto.
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