27.2 C
Napoli
mercoledì, Giugno 26, 2024
PUBBLICITÀ

“Non mi sono accorto di averla investita”, la testimonianza dell’avvocato Guido Furgiuele

PUBBLICITÀ

“Io e i miei sei ospiti non abbiamo avvertito alcun impatto. Uno dei miei ospiti ha visto a poppa un ragazzo sbracciarsi e siamo tornati indietro per soccorrerlo.
Lui ha detto che la ragazza era stata investita da una barca velocissima ed eravamo convinti che non fosse la mia. Più di soccorrerlo e dare l’allarme non potevamo fare”. A parlare con l’ANSA è l’avvocato Guido Furgiuele, il penalista indagato dalla procura di Napoli nell’ambito delle indagini sulla morte della ricercatrice Cristina Frazzica, 31 anni deceduta nel pomeriggio di domenica scorsa dopo essere stata investita mentre era in gita su un kayak insieme con un avvocato suo amico nelle acque di Posillipo, a Napoli.
La barca del professionista, insieme con altre due, sono state individuate dalla Capitaneria di Porto nell’ambito degli accertamenti che mirano a fare luce sul grave sinistro nautico costato la vita alla donna.

La dinamica

L’avvocato ha spiegato alla polizia giudiziaria che nessuno degli occupanti della barca si è accorto di nulla. Il natante viaggiava a una velocità «non particolarmente sostenuta». Il Mattino scrive che Furgiuele è «un professionista napoletano di provata esperienza, da sempre esempio di correttezza e dirittura morale». In procura si è presentato assistito dal padre, il professore avvocato Alfonso Furgiuele. Ha detto di aver visto un uomo in mare e di essersi fermato a prestare soccorso. Ora si attendono gli esiti degli esami sull’imbarcazione. Solo in un secondo momento Furgiuele avrebbe capito di essere il responsabile dell’incidente, secondo la sua versione. L’inchiesta è condotta dal pubblico ministero Toscano sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Raffaello Falcone.

PUBBLICITÀ

L’impatto

Stando a quanto è emerso nelle prime fasi dell’indagine l’impatto tra il natante e il kayak sarebbe avvenuto a una distanza di 200-300 metri dalla costa. Ovvero in un punto a rischio per chi usa questo tipo di imbarcazioni. Nell’inchiesta restano alcuni punti da chiarire: Furgiuele ha raccontato di non essersi accorto di nulla e che nessuno dei presenti sulla barca ha sentito o visto qualcosa. Per questo dopo l’impatto con il kajak nello specchio di acque davanti Posillipo ha proseguito diritto con il suo scafo. Ma poi è tornato indietro a soccorrere il superstite. Perché? Chi lo ha avvisato? Ha forse visto qualcosa?L’imbarcazione è sotto sequestro e gli investigatori con un perito stanno ricostruendo attraverso i segni lasciati dall’impatto la dinamica precisa dell’accaduto.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Ultras Roma a Napoli durante la fiaccolata per Ciro Esposito, lo striscione choc fuori al Maradona

Proprio nel giorno in cui non solo gli ultras, ma tutta la città di Napoli ricordava Ciro Esposito a...

Nella stessa categoria

PUBBLICITÀ