Finisce di nuovo nei guai con la giustizia Omar Favaro, che il 21 febbraio del 2001, appena 16enne, insieme all’ex fidanzata Erika De Nardo, uccise con 100 coltellate la madre ed il fratellino di lei in una villetta a Novi Ligure.
Omar Favaro si era rifatto una vita in Toscana
Omar che, una volta tornato in libertà si era trasferito in Toscana, è accusato dall’ex compagna, con la quale è in lotta per l’affidamento della figlia, di averla insultata, picchiata e minacciata di morte tra il 2019 ed il 2021. Accuse che avevano portato al divieto di avvicinamento alla donna, accuse che Favaro respinge con fermezza.
Secondo quanto denunciato dalla donna alle forze dell’ordine il tutto ha avuto inizio nel periodo del lockdown, quando Omar avrebbe umiliato e minacciato la donna, anche con frasi come «ti sfregio con l’acido», «fai schifo», «sei anoressica», «ti mando sulla sedia a rotelle». Una situazione insostenibile tanto che l’ex compagna fu chiamata a chiedere per quattro volte l’intervento dei carabinieri. Poi la fuga della donna da casa nel 2021 con il conseguente affidamento della piccola figlia al papà. Ora la bambina vive nuovamente con la mamma e l’affidamento della minore sarebbe al centro dello scontro tra i genitori.
Omar ancora nei guai dopo la strage di Novi Ligure quando con Erika ammazzà madre e fratello di lei
Un inter giudiziario che andrà avanti parallelamente con quello che potrebbe portare Omar Favaro al rinvio a giudizio sulla scorta delle accuse formulate dalla ex. Le indagini avrebbero, infatti, portato alla luce i comportamenti dell’uomo, descritto come violento e possessivo e capace di lanciare addosso oggetti o afferrata per i capelli la donna, anche davanti alla bambina.