Il rumore sordo di diversi spari, la fuga delle persone per mettersi in salvo, il caos in pochi secondi in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine e dei soccorsi. Sono le poche testimonianze che arrivano da via Ghislseri a Scampia, dove ieri sera si è consumato l’omicidio di Camillo Esposito all’interno del Barber Shop “Hair design Luxury Ciro Morviillo. Alla vista dei cronisti molti residenti del vicino Parco Lucrezia rientrano in casa, non vogliono esporsi per paura (come spesso succede). Anche chi passa con l’auto e scorge i giornalisti presenti con telecamere e cellulare, si allontana immediatamente. “Abitiamo qui da cinquant’anni e non è mai accaduto nulla. Abbiamo solo visto delle persone che si allontanavano perché spaventate. Non immaginavamo potesse trattarsi di un omicidio” affermano alcuni condomini. A quell’ora, oltre il negozio di barbiere risultava aperta la pizzeria che dista a pochi metri di distanza dal barbiere teatro dell’ omicidio. “Ho sentito dei rumori simili ai fuochi di artificio, che spesso sparano e non mi sono meravigliata che ci fossero stati anche ieri sera. Però, effettivamente, avevano un rumore strano. Ora capisco il perché “ confida una signora, anche lei residente in zona. A confermarlo diverse altre persone. “I fuochi di artificio qui ci sono sempre, li utilizzano ogni sera. Mai avremmo immaginato che qualcuno potesse essere ucciso a pochi metri da dove viviamo “. Al di là di queste poche testimonianze, in via Ghislseri il giorno dopo regna il silenzio, più simile alla quiete contro una tempesta di fuoco. C’è chi sottovoce parla con amici e conoscenti dell’accaduto, ben attenti a tenersi ancora una volta a distanza dagli operatori dell’informazione, come è anche in questo caso consuetudine.
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