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Omicidio Cucchi, 3 carabinieri rischiano il processo per depistaggio

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Tre carabinieri sono stati accusati di avere detto il falso durante le indagini e il successivo processo Cucchi Ter che vedeva imputati appartenenti dell’Arma di avere depistato le indagini sulla morte del geometra romano morto nel 2009. Per questo i tre militari di finire a processo per le accuse, a seconda delle posizioni, di depistaggio e falso sul caso di Stefano Cucchi.

I pm di Roma hanno chiuso le indagini nei confronti di Maurizio Bertolino, all’epoca dei fatti maresciallo presso la stazione di Tor Sapienza, Fortunato Prospero, all’epoca capitano e comandante della sezione infortunistica e polizia giudiziaria presso il nucleo Radio Mobile di Roma e il collega di quest’ultimo Giuseppe Perri, all’epoca dei fatti maresciallo.

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LE PARTI OFFESE

L’udienza preliminare è stata fissata al 21 dicembre prossimo. Nel procedimento risultano parti offese il ministero della Giustizia, la sorella di Cucchi, Ilaria e il padre Giovanni oltre ad agenti della polizia penitenziaria e il carabiniere Riccardo Casamassima che con le sue dichiarazioni ha contribuito alla riapertura delle indagini. Secondo l’impianto accusatorio gli indagati avrebbero “ostacolato e sviato” le indagini con dichiarazioni con una serie di dichiarazioni false fatte anche durante il procedimento.

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Redazione Internapoli
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