Sembrava una caduta. Un banale incidente. E invece con il passare dei giorni per la morte di Salvatore Tramontano, conosciuto a Secondigliano con l’appellativo di ‘o munacone, emergono tutti gli elementi che spingono gli inquirenti a indagare sulla pista dell’omicidio. Tante, troppe incongruenze che non potevano passare inosservate agli uomini del commissariato di Secondigliano (diretto dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito), profondi conoscitori delle dinamiche criminali del territorio.
Da qui la pista che porta al delitto dell’uomo deceduto lo scorso 13 luglio all’ospedale Cardarelli per una ferita alla testa. Secondo i riscontri acquisiti dagli investigatori Tramontano, la mattina del 9 luglio, è stato soccorso in Piazza Zanardelli da un’ambulanza. L’uomo, molto conosciuto nel centro storico di Secondigliano, sarebbe stato colpito con una coltellata alla testa. Fendente poi rivelatosi fatale. Dopo la corsa in ospedale infatti i medici hanno hanno evidenziato come la ferita riscontrata alla testa di Tramontano non sarebbe compatibile con una caduta bensì con un colpo inferto da un’arma da taglio o un cacciavite a punta piatta. La ferita da arma bianca sarebbe dunque all’origine della grave emorragia cerebrale che ha poi portato alla morte di ‘Monacone’.
LA MORTE DI ‘O MUNACONE
La vicenda ha iniziato sin da subito ad assumere tinte fosche perché avvolta da una coltre di omertà. Il luogo in cui sarebbe stato ucciso ‘o munacone è infatti considerato dagli inquirenti la roccaforte del clan Di Lauro e negli ambienti investigativi si ipotizza che l’autore dell’omicidio potrebbe attualmente godere della copertura di appartenenti al clan stesso.
Questo giustificherebbe il muro di omertà calato come una cappa su questa parte di quartiere: gli investigatori infatti ipotizzano che in molti abbiano assistito alla scena che, secondo le informazioni trapelate, sarebbe avvenuta in pieno giorno in strada dove è presente, poco distante, il mercatino rionale che a quell’ora pullula di persone. Le indagini, come in questo caso, si sono azionate immediatamente e non si esclude che nei prossimi giorni potrebbe giungere una svolta in tale senso. L’ipotesi che al momento sembra essere quella più plausibile è che Tramontano abbia incontrato qualcuno in strada: da lì una parola di troppo, forse vecchie ruggini, che hanno portato l’alterco a degenerare fino al tragico epilogo.


