Nessuno sconto per i responsabili dell’assassinio di Raffaele Stravato. La Procura antimafia tiene il punto e chiede in appello la conferma di tutte le condanne inflitte in primo grado al gotha del clan Lo Russo di Miano. A rischiare grosso sono soprattutto Ciro Perfetto e Vincenzo Carrino, inquadrati come gli esecutori materiali del delitto e per questo reduci da una pesantissima condanna all’ergastolo. La decisione di uccidere Stravato fu presa da Carlo Lo Russo il quale, una volta scarcerato e dopo assunto le redini del clan, aveva deciso di punire la vittima colpevole di essersi schierata al fianco di alcuni affiliati, capeggiati da Salvatore Scognamiglio che, all’epoca della reggenza di Antonio Lo Russo, avevano messo in discussione la leadership di quest’ultimo dopo la decisione del padre Salvatore di collaborare con la giustizia.
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