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La tragedia di questa mattina in via Testa a San Giovanni a Teduccio poteva essere addirittura di portata superiore, stando alle parole del vicino di casa di Raffaele Pinto, la guardia giurata che ha prima ucciso la moglie Eva Kaminska e poi si è tolto la vita.
Le parole del vicino di casa della guardia giurata
Prima di suicidarsi, però, Lino, come era comunemente chiamato, è stato affacciato alla finestra di casa per molto tempo esplodendo anche diversi colpi di pistola e minacciando di morte chi provava, inutilmente, a farlo ragionare.
E’ il caso del suo vicino di casa che ha raccontato quei lunghissimi ed interminabili minuti di terrore. ” Quando l’ho visto che sparava dalla finestra gli ho detto, Lino che stai facendo? Ma lui mi ha puntato la pistola contro e mi ha detto, sparo in testa anche a te. Non me lo sarei mai aspettato”.
“Non sembrava lui, sembrava indemoniato”
Pinto era, dunque, fuori di sé ed ogni tentativo di negoziazione operato dalle forze dell’ordine si è rivelato inefficace. Quando i vigili del fuoco hanno buttato giù la porta di dell’abitazione di San Giovanni a Teduccio hanno ritrovato il cadavere della moglie Eva, uccisa presumibilmente a coltellate, e quello della guardia giurata. Un omicidio-suicidio di cui amici e conoscenti non riescono a darsi spiegazioni, faticando a credere che il protagonista possa essere stato proprio Lino Pinto. Quel Lino Pinto “che questa mattina – come ha aggiunto il vicino di casa – non sembrava lui, pareva fosse indemoniato”.
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