Dopo un grave episodio di violenza che ha visto coinvolto un ragazzo di 15 anni, accoltellato da un gruppo di coetanei, il sindaco di Castel Volturno, Pasquale Marrandino, ha emesso una nuova ordinanza per contrastare l’uso di armi bianche e strumenti atti a offendere tra i minorenni.
L’ordinanza, che sarà valida fino al prossimo 10 marzo, impone il divieto assoluto di vendita di armi da punta e taglio, pugnali, stiletti, tirapugni, bastoni e ogni altro strumento metallico che riproduca armi da fuoco a minori di 18 anni.
La normativa obbliga anche che l’ordinanza sia esposta in modo visibile all’interno di ciascun esercizio commerciale, per garantire che sia conosciuta da tutti i clienti.
Castel Volturno, il nuovo provvedimento
Il sindaco Marrandino ha spiegato che la decisione di emettere l’ordinanza nasce dalla necessità di “garantire maggiore sicurezza” e di “intervenire con fermezza contro la diffusione di comportamenti violenti tra i giovani“.
L’ordinanza, prevede inoltre il divieto ai residenti del Comune di Castel Volturno, di possedere o utilizzare al di fuori della propria abitazione o attività lavorativa qualsiasi tipo di arma bianca.
Il provvedimento è stato condiviso con la Prefettura di Caserta e con le forze dell’ordine, che collaboreranno per monitorare il rispetto delle nuove disposizioni.
Il fenomeno della violenza giovanile, soprattutto tra i minorenni, sta diventando una delle principali preoccupazioni delle autorità locali. Gli episodi di aggressione tra ragazzi, spesso alimentati da futili motivi, sembrano moltiplicarsi, e l’uso di coltelli e altri strumenti affilati sta diventando sempre più frequente. La decisione del sindaco di Castel Volturno mira a fermare questa spirale di violenza, mettendo in atto misure preventive che possano disincentivare l’uso di armi da parte dei più giovani.
Il sindaco ha sottolineato che l’ordinanza è solo una delle misure in atto per contrastare la violenza giovanile e che sono in programma ulteriori iniziative, tra cui attività di sensibilizzazione nelle scuole e incontri con le famiglie, per promuovere una cultura della pace e del rispetto.