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Palazzo Petrucci denuncia il Bagno Elena: “Occupa la spiaggia libera abusivamente”

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Con una denuncia presentata in procura a Napoli, la società che gestisce il noto ristorante partenopeo Palazzo Petrucci chiede “il sequestro dell’area abusivamente occupata” dall’altrettanto noto Bagno Elena a Posillipo, “al fine di impedire il protrarsi della condotta delittuosa e per consentire il rispetto della decisione assunta dal giudice amministrativo”.

Il legale di Palazzo Petrucci denuncia il lido Bagno Elena

A rendere nota la decisione è l’avvocato Marco Campora, legale della rappresentante della società che gestisce Palazzo Petrucci che ha presentato un progetto di rimodulazione della spiaggia nel quale si contempla la realizzazione di un beach club sulla spiaggia antistante la struttura accanto a un tratto invece destinato alla libera fruizione dei bagnanti.

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I tratti di spiaggia occupati illegalmente, come nel caso del lido Bagno Elena, sono numerosissimi ed è proprio a questo proposito che è cresciuta la quantità di controlli  da parte delle forze dell’ordine. Solamente quest’anno sono stati confiscati lettini e ombrelloni in decine di lidi abusivi e disposte multe salatissime a chi coordinava queste attività illecite.

Attività balneari illecite tra Napoli e Caserta

C’è gran parte del litorale delle province di Napoli e Caserta nella maxi operazione interforze di oggi, promossa dalla procura generale presso la Corte d’Appello partenopea ed eseguita da capitaneria di porto, guardia di finanza, carabinieri, polizia e polizia metropolitana. Si tratta del sequestro di stabilimenti balneari che, nel caso di Castel Volturno e Mondragone, in provincia di Caserta, sono risultati compleatmente abusivi: lettini, ombrelloni e sdraio posizionati su aree demaniali marittime senza avere alcun tipo di concessione.

Non solo suppellettili e passerelle, in alcuni casi in prossimità della spiaggia erano stati costruiti immobili, anche questi senza concessione alcuna. La procura di Santa Maria Capua Vetere ha così restituito migliaia di metri quadri di spiaggia fino a oggi gestita illecitamente da privati.

Lidi e ormeggi abusivi confiscati

Diversa, almeno in parte, la situazione sul litorale della provincia di Napoli dove a Giugliano e a Varcaturo, competente la Procura di Napoli Nord, sono state sequestrate attività balneari che avevano ottenuto la concessione ma avevano realizzato opere edili abusive, veri e propri manufatti costruiti senza titolo. A Torre del Greco è stato sequestrato un capannone di duecento metri quadri, 107 sedie, 10 tavolini 16 lettini e trentacinque ombrelloni, tutto abusivo mentre per quanto riguarda Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Sorrento e Massa Lubrense la Procura oplontina ha provveduto a liberare più di tredicimila metri quadri di specchio d’acqua occupati da ormeggi abusivi, tremila metri quadri di arenile e sono stati tagliati 25 galleggianti in mare. Ormeggi abusivi sequestrati anche ad Ischia e a Capri, a Marina Grande, rispettivamente qiuindicimila e diecimila metri quadri. Infrazioni riscontrate e denunciate anche a Mergellina. 

Sul litorale Domizio, in particolare a Licola sono stati confiscati per abusivismi il lido Mon Soleil, lido Le Acquile, lido Capri e lido Sorriso. Altri lidi ancora nella zona di Capo Miseno, Coroglio, Bacoli e Varcaturo.

 

 

 

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