Dopo gli Oscar 2025, tocca anche ai David di Donatello 2025. Dopo una importantissima annata cinematografica anche in Italia è il momento di assegnare dei riconoscimenti per la categoria.
Come ogni anno, ai primi di aprile vengono annunciate le nomination ai David di Donatello, annualmente consegnati dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano alla presidenza della giornalista e critica cinematografica Piera De Tassis.
David di Donatello 2025, le novità di quest’anno e chi ci sarà alla conduzione
Per la prima volta quest’anno sono state annunciate otto nuove shortlists per le categorie: miglior acconciatura, miglior casting, miglior compositore, migliori costumi, migliori effetti VFX, miglior scenografia, miglior suono e miglior trucco.
I David di Donatello 2025 andranno in onda il 7 maggio 2025 su Rai 1, da anni canale prediletto per la messa in onda dei premi dell’Accademia del Cinema Italiano. Dopo anni di monopolio di Carlo Conti, affiancato lo scorso anno da Alessia Marcuzzi, quest’anno si è puntato ad una nuova coppia di co-conduttori: Mika ed Elena Sofia Ricci.
Il primo, cantante di fama internazionale, ha già esperienza alla co-conduzione con l’Eurovision Song Contest di Torino mentre, la Ricci, è da anni presenza e personalità importantissima del cinema italiano.
“Parthenope” di Sorrentino domina le candidature
A dominare le candidature, “Parthenope” di Paolo Sorrentino, che ne conta ben quindici. E’ Corsa a due con “Berlinguer – La grande ambizione” di Andrea Segre, che ne conta altrettante quindici. A seguire, la serie-film “L’arte della gioia” di Valeria Golino, a quota quattordici e “Vermiglio” di Maura Delpero.
Il film di Andrea Segre riporta sul grande schermo la figura di Enrico Berlinguer, intrecciando storia politica e memoria collettiva in un ritratto personale e pubblico del segretario del PCI. Sorrentino, invece, firma un racconto intenso e poetico dedicato a Napoli e al femminile: una giovane donna, Parthenope, attraversa mezzo secolo di trasformazioni sociali e interiori, tra identità, desiderio e appartenenza.
Segue a ruota la serie “L’arte della gioia” di Valeria Golino, la serie uscita in sala in due parti. E’ la trasposizione del romanzo postumo di “Goliarda Sapienza”. Una saga femminile, ribelle e sensuale, che attraversa il Novecento con la voce indimenticabile di Modesta. Stessa quota per “Vermiglio” di Maura Delpero.