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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Colpo al ‘pezzotto’ Sky, tremano 160mila pirati con gli abbonamenti da 10 euro

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Colpo al pezzotto Sky, tremano 160mila pirati con gli abbonamenti da 10 euro. Il Tribunale di Roma ha disposto il sequestro preventivo, mediante oscuramento a livello I.P., di 56 server, 2 siti web e 2 canali Telegram. Dunque il blocco eseguito ha annullato oltre 160mila abbonamenti illegali identificati sui server oscurati e organizzati nell’ambito di un sistema che si poggiava su 7 “strutture” IPTV illegali.

Un numero rilevante se si considera che un abbonamento pezzotto consentiva di accedere, in media, a 450 canali televisivi e la fruizione di circa 30 mila tra film e serie tv. Il provvedimento di sequestro disposto dalla Sezione del Giudice per le Indagini Preliminari.

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Individuata una filiera illegale che si basava sull’attività di vendita degli abbonamenti pezzotto posta in essere da circa 900 reseller dei quali 627. Infatti era l’anello di congiunzione con i clienti finali, operavano sul territorio nazionale. Il provvedimento richiesto dalla Procura della Repubblica di Roma – Pool Reati Informatici. Gli accertamenti svolti dal Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza.

LA DENUNCIA DELLA SERIE A CONTRO IL PEZZOTTO SKY

Fanno seguito ad una denuncia-querela presentata dalla Lega Nazionale Professionisti di Serie A. Inoltre affiancate dalle singole squadre organizzatrici delle partite di calcio, dei diritti audiovisivi relativi a tutti gli eventi disputati nelle competizioni di cui la stessa è
organizzatrice (Campionato di Serie A Tim, Coppa Italia, Supercoppa e Competizioni Primavera).

Già in precedenza, infatti, nell’ambito della stessa indagine erano state bloccate 85 risorse web. L’illecita attività fa riferimento alla moderna metodologia di distribuzione di contenuti multimediali, la cosiddetta IPTV a Napoli conosciuta con la terminologia pezzotto.  I “pirati” acquisiscono e ricodificano i palinsesti televisivi delle maggiori piattaforme a pagamento per poi distribuirli sulla rete internet. Tutto sotto forma di un flusso di dati ricevibile, dagli utenti fruitori, con la sottoscrizione di un abbonamento illecito ed un semplice PC, tablet, smartphone o decoder connesso alla rete.

BOOM DI ABBONAMENTI NELLA FASE 3

Un mercato illegale molto fiorente che si è ulteriormente sviluppato durante l’emergenza sanitaria. Il covid ha costretto alla permanenza in casa ed ha indotto molte persone alla ricerca di contenuti multimediali. Dunque i venditori di abbonamenti pezzotto hanno continuato a pubblicizzare pacchetti illegali prospettando la cosiddetta “fase 3” di ripresa
delle competizioni sportive. Quindi formulavano offerte vantaggiose in relazione alla durata
dell’abbonamento illegale acquistato. Quindi per farsi un’idea del volume d’affari illecito generato basta considerare il costo medio di un abbonamento illegale che si aggira sui 10 euro mensili.

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