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giovedì, Aprile 25, 2024
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Pistola in faccia al titolare, bandito rapina ristorante a Pianura

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Paura ieri sera presso un ristorante a Pianura. Secondo la prima ricostruzione un uomo con volto nascosto da casco nero integrale e mascherina chirurgica, armato di pistola, ha rapinato un ristorante di Via Montagna Spaccata. Si è fatto consegnare dal titolare l’incasso, ancora da quantificare. E’ poi fuggito a bordo di uno scooter con un complice. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Bagnoli. Indagini in corso.

 

L’articolo precedente. Rapina choc nella pizzeria ‘Un Posto al Sole’ a Casavatore: condannati in totale a 17 anni di reclusione

Dieci anni di reclusione ad Antonio Silvestro, mentre Marco Giardino,  ha incassato 7 anni. Queste le condanne alla coppia di rapinatori accusati del colpo nella pizzeria Un Posto al Sole a Casavatore.  Il video della rapina fece il giro del web. Secondo la ricostruzione degli inquirenti fu Silvestro a puntare il fucile in faccia al bambino, che era in pizzeria insieme alla famiglia

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La rapina con kalashnikov 

Entrarono in azione armati di kalashnikov e fucili a pompa, in un ristorante di Casavatore, in provincia di Napoli, e per farsi consegnare il bottino non esitarono a puntare le loro armi contro famiglie e bambini. i carabinieri di Casoria e di Casavatore, coordinati dalla Procura di Napoli Nord, hanno sotto posto a fermo di polizia giudiziaria tre persone gravemente indiziate di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine aggravate e numerosi tentativi di rapina. Si tratta di Marco Giardino, cl. 2001 di Napoli Secondigliano incensurato; Antonio Silvestro, cl.89 di Napoli Secondigliano – già noto alle forze dell’ordine Salvatore Di Matteo, cl.2001 di Napoli, Quartieri Spagnoli – già noto alle forze dell’ordine.

RUBARONO ROLEX, TUDOR E UNA COLLANA D’ORO

Secondo gli inquirenti si tratta dei tre malviventi che lo scorso 9 ottobre misero a segno quella cruenta rapina nel locale Un Posto al Sole, impossessandosi di un cospicuo bottino composto anche da 4 orologi (tra i quali un Rolex ed un Tudor) ed una collana d’oro. I video dell’accaduto, particolarmente choccanti, fecero il giro del web. Le indagini scattate a seguito di quell’episodio hanno consentito di scoprire una vera e propria organizzazione criminale, di cui i tre rapinatori fermati oggi farebbero parte, ritenuta responsabile di una serie di “colpi” messi a segno con le stesse modalità e sempre utilizzando armi da guerra. I tre, è emerso dalle indagini dei militari avevano anche architettato altre rapine, in quei giorni, tutte sventate dai carabinieri.

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