Il fenomeno delle polveri si aggiunge dunque al “caldo record che sta colpendo varie zone della Penisola, con temperature superiori anche di 12 gradi rispetto alla media, che possono provocare disturbi lievi come crampi, svenimenti, edemi, ma anche problemi gravi, dalla congestione alla disidratazione, aggravando le condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti”, fa sapere la Sima (Società Italiana di Medicina Ambientale). “Le ondate di calore e di polvere sahariana non sono certo fenomeni nuovi in Italia – puntualizza Siani – ma preoccupa il forte aumento della loro frequenza e della loro intensità, un effetto diretto del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, che va monitorato con attenzione, perché impatta in modo diretto sull’ambiente e sulla salute pubblica”.
La Sima rilancia i suoi consigli pratici per difendersi dal caldo: “Evitare di esporsi al caldo e al sole diretto e uscire di casa solo nelle ore più fresche; assicurare un adeguato ricambio di aria in casa e agevolare la ventilazione naturale; mantenere le stanze fresche schermando le finestre esposte al sole (utilizzando tapparelle, persiane, tende); chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte); fare bagni e docce frequenti e con acqua tiepida; assumere almeno 1,5-3 litri di acqua durante la giornata, evitare alcolici e preferire cibi che contengono molta acqua, come frutta e verdura; quando si esce di casa, proteggere gli occhi con occhiali da sole e prevenire scottature con creme solari ad alto fattore protettivo; indossare abiti in fibre naturali (lino o cotone) e indumenti traspiranti, meglio se di colore chiaro; evitare l’attività sportiva all’aperto nelle ore più calde”.