Si riaccende la polemica sulla balneabilità della Senna alle Olimpiadi di Parigi 2024. La questione è stata affrontata anche da diversi atleti, tra cui il nuotatore italiano Gregorio Paltrinieri, che nei giorni scorsi ha denunciato la condizione di incertezza che vivono i partecipanti alle competizioni di nuoto di fondo che ancora non sapranno se le gare si terranno effettivamente nella Senna, come previsto, né quali siano le condizioni di performance in un fiume ad oggi mai testato per prove sportive di alto livello.
La polemica nasce dal fatto che negli ultimi 4 anni la Francia ha investito circa 1,5 miliardi di euro in un piano di bonifica delle acque della Senna. Sono ormai più di 100 anni infatti che le acqua del fiume sono inquinate al punto che vige addirittura il divieto di balneazione. Da qui la decisione di bonificare le acque anche per permettere alla popolazione di goderne e di ripristinare l’ecosistema fluviale nonché consentire la ripresa delle specie ittiche che la popolano.
Il monitoraggio di batteri di contaminazione fecale era sceso sotto al livello di guardia ma le recenti precipitazioni hanno fatto sì che i valori tornassero di nuovo sopra la soglia consentita, minacciando così i programmi delle competizioni olimpiche.
Resta quindi l’incognita per le gare in programma nei prossimi giorni, anche perché diversi atleti impegnati nel Triathlon hanno segnalato di aver nuotato in condizioni tutt’altro che ottimali e temono ripercussioni per la propria salute.
Il vomito del nuotatore canadese
È diventato virale sui social il video del canadese Tyler Muslawchuk, che dopo aver concluso la gara al nono posto si è sentito male in diretta Tv dopo lo sforzo della gara: “Non sono venuto qui per arrivare tra i primi 10 – ha detto – ma ho dato tutto quello che avevo. Ce l’ho messa tutta e non ho rimpianti, lo rifarei, anche se ho vomitato 10 volte. La Senna non era pulita, ma lo rifarei”.
I sospetti della belga
A sospettare che qualcosa nell’acqua non fosse proprio a posto è stato anche il belga Jolien Vermeylen, che ha ammesso ieri: “Ho bevuto molta acqua, quindi sapremo domani se starò male o no. Ovviamente non ha il sapore di Coca-Cola o Sprite. Mentre nuotavo sotto il ponte, ho annusato e mi sono detta ‘non pensare troppo’. La Senna è sporca da cento anni, quindi non si può dire che la sicurezza degli atleti sia una priorità”.