Al momento non vi sono riscontri, ma nelle confessioni fatte ai carabinieri da uno dei ragazzini ascoltati nell’ambito dell’indagine che ha portato all’arresto della professoressa Veronica Sposito, viene fuori un particolare che non può essere trascurato.
L’insegnante in servizio presso l’istituto ‘Catello Salvati’ di Castellammare, ma residente a Meta di Sorrento, si sarebbe innomarata di un altro ragazzino di cui aveva foto nel telefonino, mostrate in classe ai suoi studenti. A riferirlo è uno dei minori che faceva parte del gruppo della saletta, l’aula dove la 37enne avrebbe ripetutamente mostrato video pornografici, invogliando alcuni studenti a scambiarsi effusioni sessuali.
Nel corso della sua audizione il minore ha aggiunto che dalla stessa scuola dove l’insegnante si sarebbe innamorata di un minore, sarebbe poi stata allontanata, senza però dichiarare che vi fosse connessione tra le due vicende.
Veronica Sposito, che quest’oggi ha risposto alle domande del pm e del gip nel corso dell’interrogatorio di garanzia svoltosi nel carcere di Benevento, è accusata di maltrattamenti, violenza sessuale, induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenne, commessi in danno di alcuni studenti – tutti minori di 14 anni – della scuola media facente parte dell’istituto ‘Catello Salvati’.
