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Il programma di Intercultura per studiare all’estero riparte

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La pandemia di Coronavirus ha bloccato moltissime delle attività di scambio culturale previste per il 2020. Purtroppo, anche gli studenti che erano riusciti a partire prima dello scoppio della inaspettata e massiccia diffusione del virus hanno scelto di interrompere la propria esperienza prima della sua naturale conclusione, al fine di tornare in Italia per riunirsi alle proprie famiglie prima della chiusura dei confini nazionali.

Con il calo dei contagi che si era registrato in tutta Europa nel corso dell’estate, alcune delle attività di scambio culturale tra giovani europei erano lentamente riprese e, con tutte le dovute precauzioni proseguiranno anche nei prossimi mesi.

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Su territorio campano l’importanza delle esperienze formative all’estero è sempre stata tenuta in grande considerazione: nel 2017 la Scuola Di Giacomo di Qualiano era stata la prima scuola italiana a instaurare rapporti di scambio culturale che portassero ragazzi delle medie a visitare Parigi e Madrid mentre i loro coetanei francesi e spagnoli venivano ospitati dalle loro famiglie in Italia.

È lecito sperare quindi che siano molti i ragazzi campani che possano approfittare della ripresa degli scambi culturali internazionali, che avverrà nel corso dell’anno scolastico 2021 – 2022 e che sono già in fase di progettazione e pianificazione.

Una delle associazioni più attive in Italia nell’ambito degli scambi culturali tra giovani di tutto il mondo è Intercultura: si tratta di un’associazione senza scopo di lucro che si occupa da anni di mettere in contatto famiglie di tutto il mondo affinché i giovani possano passare un periodo all’estero in famiglia, vivendo in tutto e per tutto come i loro coetanei di altri Stati. Una vera e propria esperienza educativa a tutto tondo, che unisce l’educazione in senso stretto sui banchi di scuola a quella dell’esperienza di vita fuori dalla propria zona di comfort offerta dalla famiglia di origine, seppure sotto la vigilanza e la responsabilità della famiglia ospitante.

Se il fine principale di questi viaggi di studio è lo sviluppo di nuove conoscenze linguistiche attraverso la pratica, non possono passare in secondo piano le profonde implicazioni culturali dei vari progetti “figli” del Progetto Erasmus.

In molti Paesi del mondo lo sport riveste un’importanza di primo piano nella costruzione del curriculum scolastico dei giovani, di pari passo con l’istruzione in senso stretto, ma viene anche tenuto in grande considerazione per lo sviluppo della loro personalità. 

Susanna Pappalardo, che collabora con il sito Pazziperilfitness.it ha sottolineato che “Ogni anno 450.000 studenti provenienti dai vari college americani competono in 23 discipline sportive. Coloro che raggiungono i risultati più rilevanti possono usufruire di una delle moltissime borse di studio messe a disposizione degli sportivi e che ammontano a oltre 3 miliardi di Dollari stanziati ogni anno dal governo degli States. La pratica sportiva, quindi, diventa un’attività quasi imprescindibile per i giovani che decidono di partire per un’esperienza di studio all’estero, soprattutto se la loro meta sono i college americani”.

Per chi abbia seguito un minimo i più popolari sport statunitensi, spesso rappresentati anche nei film di Hollywood, un numero consistente dei migliori campioni di baseball, basket o football americano arrivano alle massime categorie proprio dai college.

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