E’ solo l’ultimo capitolo di una storia che racconta la deriva sociale di un Paese intero. E’ agghiacciante constatare come i protagonisti, di volta in volta, di storia in storia, sono ragazzini sempre più piccoli. Ma non solo: spesso, più giovani sono, più si manifestano cattivi e spietati. Ricorderete tutti, purtroppo, il triste fatto di cronaca che vide protagonisti tre minorenni a Chiaiano. Si reputarono “una banda” e ancora lo fanno, ogni volta che ne hanno occasione. Mai hanno manifestato pentimento per il loro gesto: i tre attaccarono ed uccisero una guardia giurata, un padre di famiglia, una persona perbene. Probabilmente, sono sono fatti della stessa pasta i bulli che hanno sequestrato un loro coetaneo a Varese. Figli dello stesso tempo, pezzi di una generazione allo sbando, priva di valori solidi. Hanno sequestrato un ragazzino 15enne inerme, come loro.
Bulli sequestrano e minacciano un 15enne: La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta
Lo hanno attaccato ad una sedia per ore, per poi minacciarlo con una mazza chiodata e un coltello alla gola. Ragazzini senza futuro che giocano a fare i gangster. Perché hanno sequestrato un loro compagno di scuola? Per estorcergli informazioni su un altro ragazzino, vero obiettivo della banda. Motivazioni futili, vuote, come i ragionamenti alla base delle azioni di costoro. I genitori, inorriditi ed impauriti, hanno immediatamente denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine. I quattro bulli sono al centro di un’inchiesta della Procura di Milano che li ha denunciati per sequestro di persona e lesioni aggravate.
