Fabio Centomani, 34enne giuglianese, pregiudicato per rapine in banca, era imputato per una rapina alla Crédit Agricole di Pisa, presuntamente commessa nel 2018. Dopo 7 anni, il Giudice del Tribunale di Pisa lo ha assolto da ogni accusa, accogliendo pienamente l’arringa difensiva dell’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, il quale è riuscito a dimostrare, oltre ogni ragionevole dubbio, che, nonostante sul luogo del delitto fu ritrovato il DNA del proprio assistito, lo stesso non aveva commesso il fatto.
Era il 19 ottobre 2018 quando due malviventi, armati di pistola ed a volto coperto, avevano forzato la porta laterale della banca ed avevano fatto irruzione all’interno della filiale 3 di Via Gello a Pisa. Uno dei due indossava una felpa del Grande Fratello e, dopo il colpo, erano scappati uno a piedi e l’altro a bordo di una utilitaria, lasciando però un cappello durante la fuga, che, esaminato dai RIS, aveva individuato il DNA del giovane giuglianese, in quanto il suo profilo genetico era presente in archivio per i precedenti penali specifici.
Il giovane infatti aveva commesso quattro rapine al Nord Italia in banche ed uffici postali. Nello specifico fu coinvolto nella famosa operazione “Fred Astaire”, in provincia di Cuneo, chiamata così perché uno dei rapinatori indossava scarpe bianche e nere simili a quelle del ballerino-attore. Centomani fu arrestato in flagranza di reato dopo un assalto in un istituto di credito in provincia di Milano nel marzo 2013, insieme ad un complice. Gli altri due raid sono stati commessi in un istituto di credito a Torino ed in un ufficio postale a Monza.
Altra rapina commessa è quella di Camerana, per la quale Centomani fu destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Mondovì. La rapina fruttò circa 100mila euro. Una volta entrati, i due si avvicinarono al direttore di filiale e all’unica impiegatapresente in quel momento in banca, minacciandoli di consegnare tutto il denaro presente in cassa, senza mostrare alcuna arma. Il direttore reagì e tra lui e i rapinatori nacque una breve colluttazione, fortunatamente senza alcuna lesione per lui. I due riuscirono ad impossessarsi di circa 100mila euro in contanti e, prima di fuggire all’esterno della banca, legarono con fascette di plastica il direttore e l’impiegata, che subito dopo si liberarono dando l’allarme.
Sul posto arrivarono poco dopo due pattuglie dei Carabinieri delle stazioni di Saliceto e Monesiglio, mentre altre istituirono nella zona alcuni posti di blocco, secondo quanto prevedeva il piano antirapina scattato a livello provinciale. Dai rilievi effettuati e dalle immagini della videosorveglianza, si è arrivati all’identificazione dei presunti responsabili. L’uomo venne condannato per le 4 rapine alla pena di 6 anni e 4 mesi, ma venne scarcerato e sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali, svolgendo attività lavorativa presso una nota pizzeria di Giugliano, su decisione del Tribunale di Sorveglianza di Salerno, che, accogliendo l’istanza dell’avvocato Luigi Poziello, concesse al giovane di poter espiare la pena fuori dal carcere.

