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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Rispose alla recensione in difesa di gay e disabili, trovata morta la ristoratrice 59enne

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La Procura della Repubblica di Lodi ha aperto un’inchiesta, senza per ora ipotesi di reato, dopo la morte di Giovanna Pedretti.
Cinquantanove anni, era la titolare della pizzeria Le Vignole di Sant’Angelo Lodigiano. La sua risposta a una recensione di un cliente su Tripadvisor era diventata suo malgrado molto condivisa sui social media. Il cliente si lamentava della presenza di gay e di un disabile nel locale, lei rispondeva con lucida, dignitosa e gentile fermezza.

Il corpo della donna di 59 anni è stato trovato ieri a pochi metri dalla sua vettura nelle acque del fiume Lambro, nei pressi del ponte di Viale dell’Autonomia a Sant’Angelo Lodigiano. A denunciarne la scomparsa era stato poche ore prima il marito.

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Le indagini sono affidate ai militari del reparto operativo della compagnia di Lodi. Al momento tra le varie ipotesi prese in considerazioni dagli inquirenti c’è quella del suicidio. Per cercare di fare luce sul caso, la Procura ha disposto l’autopsia sul cadavere della donna. I filmati delle telecamere di casa mostrano che la donna è uscita dalla sua abitazione sopra il ristorante alle 4 del mattino – dopodiché non aveva più dato notizie.

Nei giorni seguenti alla risposta della titolare del locale di Sant’Angelo l’autenticità della recensione era stata messa in dubbio. Al punto che qualcuno aveva parlato di “operazione di marketing spacciata per eroica difesa di gay e disabili“. La stessa ristoratrice, intervistata dal Tg3, aveva risposto ammettendo la possibilità di essere caduta in un “tranello“.

La pizzeria, Le Vignole, peraltro, è molto attenta al sociale e dal 2020 promuove iniziative di solidarietà come la “pizza sospesa” per persone povere e disabili.

Dopo la notizia del ritrovamento del cadavere di Giovanna Pedretti, la blogger Selvaggia Lucarelli – che sui social aveva rilanciato i sospetti circa l’autenticità della recensione – respinge le accuse di avere montato una “gogna” contro la ristoratrice. “La gogna di cui qualcuno sta parlando, è stata: un servizio di un tg, un post sui social, una storia su Instagram. La signora non è stata ”sommersa” da insulti, ma non si riesce mai a raccontare la verità”, scrive su Twitter.
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