Oggi i militari della compagnia di Nola hanno dato esecuzione a quattro ordinanze dispositive di misure cautelari personali (di cui tre applicative di custodia cautelare in carcere e una di sottoposizione agli arresti domiciliari). Sono state emesse dal gip presso il tribunale di Nola nei confronti di altrettanti soggetti, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di riciclaggio, ricettazione, estorsione e furto, nell’ambito di un procedimento penale ove risultano iscritti, complessivamente, 23 indagati.
I PEZZI DI RICAMBIO DIRETTAMENTE DALL’AUTO RUBATA A QUELLA DA RIPARARE IN OFFICINA
I malviventi smontavano le automobili pezzo per pezzo, e li rimontavano poi su altre vetture da riparare poi in officina. In questo modo il veicolo raddoppiava il suo valore in quanto venduto pezzo per pezzo e, quindi, con un consistente rincaro economico.
L’attività investigativa copre vari comuni tra il Nolano e il Vesuviano, svolta dalla stazione dei carabinieri di Palma Campania da settembre 2021 a gennaio 2022. Pedinamenti, appostamenti, registrazioni audio e video. La banda in azione era composta da 23 elementi e dislocata in tre gruppi distinti, attivi nei comuni di Napoli, Nola, Palma Campania, San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, Poggiomarino e Castellammare di Stabia. Tutti specializzati in furti d’auto e riciclaggio delle componenti.
MEZZI RICONSEGNATI AI PROPRIETARI CON IL “CAVALLO DI RITORNO”
Talvolta i mezzi sottratti ai legittimi proprietari ritornavano a questi ultimi attraverso la procedura del “cavallo di ritorno”, ovvero un contatto con la vittima del furto cui si proponeva il pagamento in cambio del recupero dell’auto.
Le attività investigative eseguite hanno consentito di recuperare e restituire ai legittimi proprietari vittime delle condotte predatorie, gran parte della refurtiva sottratta.