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venerdì, Aprile 19, 2024
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Saddam Hussein, Bin Laden e Al-Baghdadi: i 3 terroristi che hanno fanno tremare il mondo

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Dopo Saddam Hussein e Bin Laden, lo stato islamico ha visto un altro suo leader essere ucciso. Già ad agosto il leader dell’Isis, Abu Bakr al-Baghdadi, ucciso in un blitz americano nella provincia di Idlib, nel nord della Siria, aveva designato il suo successore alla guida dell’organizzazione jihadista. E’ quanto ha appreso ‘Newsweek’, che nella sua edizione online cita Abdullah Qardash come l’erede del ‘Califfo’. Secondo il settimanale americano, due mesi fa al-Baghdadi ha nominato Qardash, noto anche con il nome di Hajji Abdullah al-Afari, a capo degli ‘Affari musulmani’ dell’Isis. La notizia era stata diffusa da ‘Amaq’, l’organo di propaganda del sedicente Stato islamico. Al momento di Qardash si sa solamente che è stato un ufficiale dell’esercito iracheno all’epoca del regime di Saddam Hussein.

Al Baghdadi: ex agente Cia, spinta terroristica sarà più violenta

“Qualcuno prenderà il posto di Al Baghdadi così come Al Zawahiri e’ succeduto a Bin Laden. Il timore è che accada ciò che è avvenuto dopo l’uccisione del fondatore di al Qaeda, quando la spinta terroristica è divenuta persino più violenta ed aggressiva”. Ad affermarlo in una intervista a “La Stampa” è Robert Baer, ex operativo della Cia ed esperto di Medio Oriente e terrorismo. “Il nuovo Califfo – spiega – sarà sicuramente qualcuno più efficace e pragmatico, o forse più razionale” ma sbaglia Trump quando dice che gli Usa ne hanno già il nome: “si puo’ andare per tentativi, si possono individuare dei capi regionali o dei leader tribali ma forse nemmeno l’Isis, al momento, sa chi sara’ la sua nuova guida”. Per Baer, “si pone troppo l’accento sulla leadership, non credo che siano i leader il fattore trainante dell’estremismo sunnita”. L’Isis, insomma, sopravvivera’ ad Al Baghdadi: “potrà cambiare nome, potrà avere un nuovo leader e forse una modalita’ operativa diversa ma sopravvivera’. E questo anche per un motivo politico fondamentale, ovvero dinanzi all’ascesa dell’Iran, a cui gli Stati Uniti stanno consegnando il Medio Oriente, l’unico collante per il mondo sunnita e’ l’estremismo violento”. “L’estremismo sunnita – conclude l’ex Cia – ha imparato ad essere camaleontico, a cambiare velocemente pelle e leader, ad adattarsi alle mutazioni e alle sfide che provengono dall’esterno. Al Baghdadi in questo disordine regionale e’ solo una goccia nell’oceano”.

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