“Chi ha sbagliato deve pagare: non si può morire a 18 anni né a 26 anni“, queste le parole di Anna Campagna, suocera di Samuel Tafciu tra le tre vittime dello scoppio della fabbrica di fuochi d’artificio ad Ercolano. “Saluto mio genero con tanta rabbia nel cuore. Per tutta la vita mia figlia si porterà tanta sofferenza e mia nipote che non ha conosciuto il padre. Lo porteremo nel cuore per da oltre un anno viveva con noi. Vogliamo giustizia per Samuel, Aurora e Sara“, ha detto Anna.
Gli amici hanno indossato una maglietta con il volto del giovane per accompagnare Samuel nell’ultimo viaggio al cimitero. Grande compostezza nel corso delle esequie, alternato a pianti a dirotto di chi voleva bene a Samuel.
Il funerale di Samuel
I funerali delle gemelle
Per le gemelle 26enni Aurora e Sara ci sarà il rito cattolico lunedì alle 11 nella chiesa Collegiata Santa Maria delle Grazie di Marigliano. Il sindaco Peppe Jossa si è fatto carico dei funerali. Intanto vanno avanti le indagini, nelle scorse ore arrestato Pasquale Punzo, proprietario di fatto della fabbrica abusiva.
Esplosione in via Patacca a Ercolano, parla l’indagato: “Io non c’entro niente”
Si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee al gip per dire che in tutta questa vicenda lui non c’entra. Terminata a Napoli l’udienza di convalida del provvedimento di fermo emesso dalla Procura e notificato dai carabinieri di Ercolano al 38enne Pasquale Punzo, nell’ambito delle indagini sull’esplosione avvenuta nell’abitazione di via Patacca, trasformata in una fabbrica abusiva di fuochi di artificio illegali.