Oggi, 31 gennaio, a Portici (e in altre città campane) ricorrono le celebrazioni di San Ciro, patrono della città ed alla cui figura sono dedicate la Chiesa principale e la piazza antistante. Dopo San Gennaro, il culto di San Ciro rappresenta quello a cui i napoletani sono maggiormente legati.
San Ciro, le origini del culto
Nato ad Alessadria d’Egitto nel III secolo, San Ciro studia medicina e diviene un medico di grande importanza per le sue doti e soprattutto per la dedizione alla missione medica. Ai tempi, l’imperatore Diocleziano cominciò a persguitare i medici, considerandoli al pari dei maghi e quindi credendoli cospiratori. Per questo motivo Ciro dovette fuggire in Arabia dove, in solitudine, si dedicò alla preghiera e alla meditazione. Tornato anni dopo ad Alessandria, venne perseguitato da Dioclezioni che lo face cattuare ed immergere nelle pece bollente. Sopravvissuto, fu siccessivamente decapitato nel martirio del 31 gennaio 303.
La sfogliatella di Santa Rosa
Tradizione vuole che nel giorno in cui ricorre il culto di San Ciro, sulle tavole di tanti napoletani ci siano le così detta sfogliatelle di Santa Rosa. Si tratta di una vera e propria leccornia: croccanti fuori, morbide dentro e arricchite da una deliziosissima crema pasticcera ed amarene.
Sfogliatella di Santa Rosa, la ricetta
Ingredienti
800 g di farina
300 g di burro
Un pizzico di sale
Per il ripieno
300 g di crema pasticciera
300 g di confettura di amarene
Due rossi d’uova
Zucchero a velo
Preparazione
Preparate una pasta sfoglia con la farina, il burro, e un pizzico di sale.
Dopo averla fatta riposare, stendetela col mattarello e, aiutandovi con un tagliapasta, ricavate tanti tondi di 10 cm di diametro.
Su metà dei tondi versate un po’ di confettura di amarene e un po’ di crema.
Ripiegate i tondi facendo congiungere le estremità con un po’ di rosso d’uovo battuto.
Col rosso d’uovo spennellate la superficie dei dolci e mettete in forno caldo per circa 30 minuti.
Lasciate raffreddare le monachine e con un sac à poche guarnite con un po’ di crema e con qualche amarena.
Spolverate infine di zucchero a velo. (Col cuore in cucina/Giallo Zafferano)