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Sant’Antimo. Rifiuti in strada:«Operatori ecologici senza stipendio da tre mesi»

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Rifiuti in strada in questi giorni in diversi punti della città per lo stato di raffreddamento dal servizio proclamato lo scorso 28 agosto dai dipendenti della Cite, Consorzio che si occupa della raccolta sul territorio. I lavoratori impegnati a Sant’Antimo, una sessantina in totale, lamentano il mancato pagamento di metà stipendio di giugno oltre a quelli di luglio ed ora anche di agosto oltre alle quattordicesime. Gli operatori ecologici, oltre a lasciare a terra i sacchetti, hanno inscenato questa mattina un sit-in che ha bloccato il cantiere situato a Sant’Arpino. Qualcuno si è anche disteso sull’asfalto impedendo il transito dei camion adibiti alla raccolta. «Siamo stanchi – dicono ad Internapoli.it i lavoratori della Cite – Il Comune e l’azienda sembrano che giochino a scaricabarile rimpallandosi le responsabilità per il mancato accreditamento dei nostri stipendi. Intanto attendiamo risposte: a noi è stato pagato soltanto metà mese di giugno, liquidatoci il 14 agosto, ma l’altra metà dello stesso mese e l’importo per intero sia di luglio e adesso pure di agosto chissà quando ci verranno dati. Senza dimenticare le quattordicesime arretrate». In genere l’iter per lo stipendio ai lavoratori rispetta più o meno questa procedura: il Comune paga i soldi alla Cite e quest’ultima carica gli stipendi. In ogni caso, se non si addiverrà ad un accordo ed in assenza di una soluzione tra le parti, i dipendenti del Consorzio sono pronti a proclamare nei prossimi giorni uno sciopero, in concerto con le organizzazioni sindacali, che espone la città ad una possibile emergenza. Già adesso, da via Roma a via Diaz alle strade periferiche, sono innumerevoli i cumuli di sacchetti e le piccole discariche a cielo aperto.

Duro è il commento, dall’opposizione, dell’ex candidato sindaco Corrado Chiariello. «Una città sporca come non mai, un rapporto con il Consorzio rifiuti oramai compromesso, 50 famiglie, quelle dei dipendenti del Cite, letteralmente in ginocchio. Ecco un altro esempio dell’incapacità assoluta del sindaco di Sant’Antimo Aurelio Russo. Parliamo di inettitudine amministrativa e politica che, purtroppo – prosegue Chiariello -, pagheremo tutti: in termini di igiene urbana e di tassa sui rifiuti”. “Non ho dubbi: questo sindaco, sempre più impegnato a presenziare i social e sempre più distante dalla vita reale, dai problemi dei cittadini e da una città oramai portata sull’orlo di un baratro che non merita, è una vera iattura per Sant’Antimo».

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