Una banda di ladri è stata stanata dalla polizia di Padova. Quattro gli arresti, tutti di nazionalità albanese tra cui un 25enne risultato residente in provincia di Caserta.
Secondo quanto riporta PadovaOggi, i malfattori negli ultimi mesi avrebbero messo a segno diversi colpi in abitazioni nel nord-est. Le indagini lampo della mobile, partita dall’analisi degli elementi emersi a seguito dei furti, ha permesso di individuare l’auto utilizzata dai malviventi, intestata a un prestanome.
Scacco alla banda dei topi d’appartamento, in manette anche un 25enne del Casertano
L’individuazione della vettura utilizzata e i percorsi stradali “secondari” utilizzati hanno consentito di arrivare alla loro base logistica che da qualche giorno era una struttura ricettiva della provincia di Pordenone. Da qui la necessità dell’intervento, delegato dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Padova e organizzato in pochissime ore, per evitare una probabile fuga dei malviventi verso un nuovo “covo”, da individuare e nuova zona dove colpire.
Così nella notte tra mercoledì e giovedì 20 novembre è scattato il blitz, a cui hanno partecipato in tutto una quindicina di poliziotti della Squadra Mobile di Padova con l’ausilio dei colleghi della Squadra Mobile di Pordenone. I furti messi a segno sono stati numerosi, molti sono ancora in fase di ricostruzione in queste ore da parte degli investigatori che sono già riusciti a risalire a due episodi tentati e tre consumati commessi in rapida successione in provincia di Pordenone, nelle ore immediatamente precedenti all’arresto dai quattro albanesi. I poliziotti, una volta fatta irruzione all’interno dell’appartamento dove avevano trovato rifugio, hanno bloccato i quattro uomini da poco rientrati dall’ennesima razzia della sera precedente. Uno di questi aveva spostato il letto nella camera per posizionarlo sotto la finestra pronto all’eventuale fuga, che ha cercato infatti di portare a termine, prima di essere prontamente bloccato dai poliziotti in borghese.
Nel covo soldi e gioielli per 200mila euro
Nel corso della perquisizione all’interno del covo, i poliziotti hanno trovato anche gli strumenti da lavoro utilizzati dalla banda per depredare ville e appartamenti: un flessibile di grosse dimensioni con dischi, punte e lame di ricambio per entrare negli alloggi, cacciaviti, pinze di vario tipo e radioline ricetrasmittenti che i tre utilizzavano per tenersi in contatto durante i furti, per evitare la loro localizzazione. Rinvenuti numerosi i gioielli, anche con pietre preziose, monili d’oro e d’argento, oltre al denaro contante per un ammontare complessivo di 200mila euro. Tutto è stato posto sotto sequestro.
Al termine della perquisizione i quattro albanesi sono stati accompagnati in Questura e sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per tre furti avvenuti quella sera in provincia di Pordenone, di cui sono state già acquisite le denunce da parte delle vittime. Non si fermano le indagini nei confronti dei quattro albanesi, al fine di risalire a tutti gli altri episodi da loro commessi nelle ultime settimane in Veneto e ai possibili ricettatori.


