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Scampia, vince la preside. L’alunno con le treccine: “Le taglierò pur di venire a scuola”

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NAPOLI- “Lino si taglierà le treccine blu, è stata una scelta sua. La situazione si è risolta”. Carla Aisler, la mamma del ragazzino di 13 anni della scuola Alpi-Levi il cui caso è diventato mediatico travalicando i confini locali, conferma la conclusione della vicenda. Lino questa mattina è entrato in classe alle 9.15, poco dopo il suono della campanella, con il cappuccio in testa. Lino prima ha avuto un colloquio con la preside Rosalba Rotondo, accompagnato con la mamma e la nonna e poi è entrato in classe. Qualche minuto dopo è ritornato a parlare con la dirigente della Alpi-Levi, infine alle 12 è uscito dalla scuola al suono della campanella ancora con le treccine blu. “È stato accolto bene dai suoi compagni-il racconto della mamma- ma non si doveva arrivare a questo punto. Lino ha scelto lui di tagliarsi le treccine”, cosa che avverrà probabilmente oggi.

Il primo lancio

Una vicenda ingarbugliata ma che, pare, stia prendendo la giusta piega. Minuti di tensione questa mattina fuori l’istituto Alpi-Levi di Scampia dove, nei giorni scorsi, a un 13enne è stato impedito l’ingresso in classe perchè portava le treccine. Look che, a detta della preside Rosalba Rotondo, non rispettava il regolamento vigente all’istituto di scuola media. Lino questa mattina è arrivato incappucciato accompagnato dalla madre e dalla nonna  poco dopo l’ingresso degli alunni alle ore 9.

Le due donne dopo un primo colloquio con la preside si sono recate al commissariato di Scampia per un confronto con le Forze dell’Ordine. Intanto Lino è stato trattenuto in presidenza per trovare un compromesso che possa mettere la parola fine all’intera vicenda.

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“La situazione sta evolvendo per il meglio, c’è confronto. Lino è un ragazzo maturo” ha detto la preside Rotondo pochi minuti fa.

 

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